Kim pallido, dimagrito e con lo sguardo perso. La propaganda punta sulla pietà: lacrime in tv

Per Seul ha una patologia grave, per Usa e Giappone è solo l'ennesimo trucco

Kim pallido, dimagrito e con lo sguardo perso. La propaganda punta sulla pietà: lacrime in tv

Kim Jong-un ha un male incurabile, anzi no, si è soltanto messo a dieta, ma per qualcuno le foto sono state ritoccate con photoshop. Le voci si rincorrono e si sovrappongono da giorni sulle condizioni di salute del leader della Corea del Nord. Forse è davvero malato, almeno secondo gli 007 di Seul, oppure, come sostengono soprattutto le intelligence di Tokyo e Washington, si tratterebbe di una manovra politica per infondere nei cuori dei suoi sudditi un sentimento caritatevole verso colui che li ha ridotti alla fame.

Venerdì scorso la tv di Stato nordcoreana Kctv ha mandato in onda il commento di un cittadino sulla condizione «emaciata» di Kim Jong-un. L'intervista, davvero rara dalle parti di Pyongyang, sarebbe maturata dopo che gli osservatori delle vicende nordcoreane hanno notato all'inizio di giugno che Kim sembrava aver perso peso in modo evidente. «Vedere il rispettato segretario generale Kim Jong-un così dimagrito spezza tanto il cuore della nostra gente. Siamo sempre al suo fianco, perché sappiamo quanto stia lavorando per il nostro benessere», ha affermato l'uomo nel video trasmesso dalla Kctv.

Nel filmato, i cittadini sono ripresi mentre assistono, da un maxi schermo sistemato per strada, alle immagini di un concerto presenziato da Kim e dai funzionari di massimo livello dopo una riunione plenaria del Partito dei Lavoratori. Gli analisti ritengono che Pyongyang stia usando l'aspetto di Kim per dipingerlo come un leader «dedito e laborioso», mentre il Paese lotta per affrontare un'epocale crisi alimentare e numerose altre sfide.

La Corea del Nord, vale la pena ricordarlo, ha chiuso i suoi confini a gennaio 2020 per proteggersi dalla pandemia del Covid, abbattendo l'interscambio commerciale con la Cina che resta lo storico alleato e partner, mentre tutti gli operatori umanitari internazionali hanno lasciato il Paese. Sulla salute di Kim è intervenuto ieri sera il ministro degli Esteri del Giappone, Toshimizu Motegi, che ha parlato di pubblicazione di «foto propagandistiche realizzate appositamente per far vedere al popolo che anche lui mangia di meno per colpa della carenza di cibo a causa dei tifoni che si sono abbattuti sui raccolti».

Non è la prima volta che la salute del «giovane leader» nordcoreano finisce al centro dell'attenzione dei media. Nel 2014, dopo un'assenza pubblica di parecchie settimane, un telegiornale aveva intervistato una persona del suo entourage in lacrime che si disperava per le cagionevoli condizioni di Kim.

Non più tardi di un mese fa il dittatore aveva promulgato una legge che vietava ai giovani di indossare jeans e proibiva anche il taglio di capelli all'occidentale. Tutto questo mentre la sorella Yo-jong sembra di nuovo guadagnare consensi fino a porsi di nuovo come possibile alternativa a Kim nel caso in cui il fratello fosse davvero afflitto da un'importante patologia.

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