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L'Afd non decolla, trionfo della Cdu. Ora Laschet studia da cancelliere

Cristiano-democratici al 35%, estrema destra al 23%. "Sensazionale"

L'Afd non decolla, trionfo della Cdu. Ora Laschet studia da cancelliere

Armin Laschet tira un sospiro di sollievo: l'uomo candidato a succedere ad Angela Merkel alle elezioni di settembre in Germania, esce rafforzato dal voto di domenica in Sassonia-Anhalt. Nel Land orientale la sua Cdu ha vinto, migliorando il risultato ottenuto nel 2016. Al contrario AfD, il partito tedesco anti-Merkel e antisistema, è uscito lievemente ridimensionati dallo scrutinio. Secondo le prime proiezioni, la Cdu di Laschet e del governatore regionale Reiner Haseloff fa un balzo in avanti di ben 6 punti, arrivando a sfiorare il 36% dei consensi. AfD invece scivola dal lusinghiero 24,3% ottenuto cinque anni fa alla sua prima elezione nel Land e si assesta attorno a quota 23%. Il partito contrario al lockdown e alle mascherine, all'euro e agli immigrati e sotto osservazione dei servizi tedeschi per alcune sbandate a favore dell'eversione neonazista, continuerà dunque a condizionare la politica regionale ma da oggi fa un po' meno paura.

Sulla scia della Cdu, a Magdeburgo guadagnano qualcosa anche i Verdi, che passano dal 5,2 al 6%. «Avremmo sperato in un risultato migliore», ha commentato a caldo Annalena Baerbock, candidata cancelliera degli ecologisti alle elezioni di settembre, volto nuovo della politica ma poca esperienza pregressa. Ma l'est generalmente più povero, anziano e rurale dell'ovest, è un territorio difficile per i Verdi, forti invece nei grandi centri urbani occidentali. La vittoria della Cdu e l'affermazione dei Grünen dovrebbe permettere a Haseloff di ripetere l'esperienza della coalizione «Kenya», dai colori della bandiera del paese africano: un'alleanza fra il nero della Cdu, il rosso della Spd e il verde degli ecologisti. Lanciata nel 2016 in Sassonia-Anhalt, la coalizione Kenya è diventata la regola anche in Sassonia e Brandeburgo, due Länder orientali dove la forza di AfD spinge gli altri partiti a grandi ammucchiate al centro.

Laschet è arrivato alla testa della Cdu nazionale lo scorso gennaio e non senza fatica ha strappato la candidatura a cancelliere del fronte moderato tre mesi dopo: oggi per lui arriva il primo risultato importante sulla via di settembre. In molti lo scorso aprile si erano chiesti se la candidatura alla guida del governo federale di un leader né popolare né carismatico fosse stata la scelta giusta. Laschet interpreta la stessa linea centrista di Merkel, declinata con accenti più conservatori sui temi della sicurezza e dell'immigrazione. Ma su un punto tanto Merkel quanto Laschet (e Haseloff a livello regionale) sono fermissimi: nessun dialogo con AfD, come invece auspicherebbero alcuni all'interno della balena bianca tedesca.

Con i suoi 2,2 milioni di abitanti, la Sassonia-Anhalt non è rappresentativa di tutta la Repubblica federale ma il valore psicologico del test elettorale non può essere sottovalutato.

Vincendo a Magdeburgo, il 60enne Laschet, che dal 2017 amministra il gigantesco Nord Reno-Vestfalia e i suoi 18 milioni di abitanti, ha dimostrato alla 40enne Baerbock che la Cdu è ancora l'unico Volkspartei tedesco; ossia l'ultima formazione ancora capace di intercettare un ampio consenso fra tedeschi ricchi e poveri, giovani e anziani, tanto all'est quanto all'ovest.

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