L'alleanza giallo-verde benedetta da Casaleggio

Grillo resta in disparte, il padrone di Rousseau invece oggi sarà a Roma a dare il proprio imprimatur

L'alleanza giallo-verde benedetta da Casaleggio

Al grillismo di governo manca solo la benedizione del guru. Quella ufficiale, a quanto pare, arriverà oggi direttamente da una sala di Palazzo Madama. In queste giornate politiche convulse, l'agenda di Davide Casaleggio è piena di impegni d'affari. Ma sempre con un occhio alle trattative romane.

Il capo della Casaleggio Associati ieri a Milano ha fatto da cerimoniere a uno degli eventi clou dell'azienda di famiglia: la presentazione annuale del rapporto sull'e-commerce in Italia. Nella sede della fondazione Cariplo i posti sono tutti occupati da giorni e tra gli ospiti ci sono speaker di Amazon, aziende del calibro di Stroili e Venchi e partner che una volta avrebbero avuto il marchio di «poteri forti» come l'Università Luiss (sede della tappa romana dell'evento il 24 maggio ndr) e Poste Italiane. Tutti interessati al business digitale del padrone del primo partito d'Italia, prossimo al governo. Ma di politica Casaleggio ne parlerà oggi: «Oggi (ieri ndr) per fortuna mi occupo solo di e-commerce, comunque domani (oggi ndr) ci sarà una conferenza stampa su altri temi a Roma dove sarò presente». L'occasione per dare il via libera aziendale, in realtà già incassato da tempo, all'esecutivo Lega- M5s sarà la presentazione, nella Sala Nassirya del Senato, di una nuova funzione della piattaforma Rousseau: «Lo scudo della Rete». Uno strumento dedicato, si legge sul portale «alla difesa di iscritti ed eletti del Movimento Cinque Stelle dalle cause legali intentate contro di loro, spesso a scopo intimidatorio».

Dietro la definizione fumosa c'è una sostanza ancora più oscura. In pratica, si tratta di un fondo composto da libere donazioni, con conto corrente intestato all'Associazione Rousseau, che si farà carico di parte delle spese legali di iscritti e «portavoce» coinvolti in problemi giudiziari. Come querele per diffamazione, esposti alla Corte dei Conti, impugnazioni al Tar, costituzione di parte civile e contenziosi riguardanti la tutela dei valori del M5s. Allo «Scudo» aderisce una lista di avvocati disposti ad offrire assistenza legale agli stellati che si sono cacciati nei guai. L'elenco non è consultabile navigando su Rousseau in modalità ospite, ma c'è un form da compilare per i legali interessati a far parte dello «Scudo» di Casaleggio. La funzione prevede che i professionisti siano disposti a fare gratuitamente il primo colloquio e al termine della vicenda l'Associazione Rousseau, in modo discrezionale, provvederà attraverso i soldi del fondo a rimborsare parzialmente le spese legali dell'iscritto o dell'eletto.

Il nuovo «tasto» di Rousseau ha già suscitato parecchie perplessità. A taccuino chiuso c'è chi dice: «Ma per gli eletti, parlamentari e consiglieri regionali, ci sono già i consulenti legali assunti dai gruppi, perché fare un altro elenco di avvocati del M5s?». Nicola Biondo, ex capo della comunicazione grillina a Montecitorio, racconta al Giornale: «Quella dello Scudo della Rete è una vecchia idea del Movimento, ma era stata pensata per tutelare la controinformazione web grillina dalle querele. Ora invece forniscono lo strumento anche ai parlamentari». I critici sospettano che sia «diventato un modo per mettere a tacere i giornalisti scomodi». E Biondo spiega: «Potrebbe avvalersi della tutela anche l'importante hater che io e Marco Canestrari, ex dipendente di Casaleggio, abbiamo querelato perché aveva detto che dietro il nostro libro Supernova ci fosse la mafia?».

Intanto Mario Giarrusso, senatore grillino e avvocato, da noi contattato cade dalle nuvole: «Io non ho notizie di questo scudo della Rete, non lo so, ora sono in riunione e comunque non parteciperò alla conferenza stampa di Davide Casaleggio al Senato, non ci sarò».

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