Lampedusa in tilt, migranti trasferiti: 831 verso Augusta

Continuano gli sbarchi, in 60 positivi. Gli 007: "Rischio Isis"

Lampedusa in tilt, migranti trasferiti: 831 verso Augusta

Gli sbarchi non si fermano. Lampedusa è di nuovo al collasso, con la Gnv Splendid, la nave quarantena che costa milioni di euro al mese, costretta a caricare 831 migranti, tra cui una sessantina di positivi, direttamente dall'isola per portarli ad Augusta, dove sono sbarcati nella serata di ieri. Un numero altissimo, se ci si pensa, raramente raggiunto. E tutta questa gente finirà prima nei centri di accoglienza, quindi, in molti casi, tenterà la fuga per disperdersi sul territorio nazionale, rischiando peraltro di infettare, in caso di positività, molte persone. Numerosi agenti di polizia e uomini della guardia costiera hanno infatti già contratto il Covid dopo contatti coi migranti.

All'hotspot di Contrada Imbriacola, dove gli immigrati sono costretti spesso a dormire in situazioni di promiscuità o all'aperto, su materassi che non vengono sanificati, senza la possibilità di avere dei servizi igienici decenti, proprio perché la capienza rispetto agli ospiti in questo periodo è inferiore, è un continuo viavai.

Dopo i 164 clandestini sbarcati l'altro ieri nel giro di poche ore, un'altra carretta del mare è stata soccorsa ieri. A bordo anche 26 donne, delle quali una incinta e 6 minori. Ma coloro che arrivano sono per lo più uomini. E c'è un allarme lanciato dai servizi. Molti dei miliziani dell'Isis finiti a combattere in Libia, anziché fare ritorno in Turchia, dove Erdogan sta adottando misure di respingimento, starebbero tentando di prendere il largo dalle coste della Tripolitania verso l'Italia. L'attenzione è puntata non tanto sui natanti carichi di persone, quanto su quelli con poca gente a bordo, che lanciano l'allarme dicendo che il barcone si è rovesciato lasciando in mare morti e dispersi dei quali poi non si ha mai traccia. Sarebbe un trucchetto per indurre i soccorsi ad agire velocemente per portarli verso l'Italia. In vista di un tale possibile pericolo, l'intelligence avrebbe suggerito di iniziare a usare il riconoscimento facciale per l'identificazione dei migranti, in modo da individuare tra loro eventuali infiltrati. Un sistema che il Viminale dovrebbe iniziare a prendere seriamente in considerazione per garantire la sicurezza nazionale.

Intanto, di fronte alle coste libiche, la Sea Watch 3 attende il suo terzo

carico di migranti. Dopo averne recuperati 45 prima e 102 nella giornata di ieri, aspetta che altri barconi partano.A pieno carico si dirigerà verso l'Italia, dove chiederà come sempre un porto sicuro che non sarà negato.

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