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L'Anm attacca Renzi: "Più rispetto, basta falsità"

Nuova polemica su stipendi e ferie: "Serve chiarezza"

L'Anm attacca Renzi: "Più rispetto, basta falsità"

Non sono piaciute all'Anm le dichiarazione di Matteo Renzi a Che tempo che fa. A irritare il sindacato delle toghe sono state soprattutto le lamentele sul funzionamento degli Uffici giudiziari italiani. Lamentele che, a detta loro, non corrisponderebbero "alla realtà dei fatti". E così, "con vivo rammarico", l’Associazione nazionale magistrati si è affrettata a scrivere una nota per "ricordare a tutti, con estrema fermezza", di non aver "mai dichiarato che l’introduzione di un tetto massimo alle retribuzioni di 240mila euro annuali sia un attentato alla libertà o all’indipendenza della magistratura". "Chi sostiene il contrario (ovviamente Renzi, ndr) - si legge ancora - è invitato a dimostrare, una volta per tutte, quando e come l’Associazione avrebbe fatto una simile affermazione".

Nella nota contro Renzi, l'Anm ha ricordato che il tetto è raggiunto "solo dai massimi vertici della Corte di Cassazione e della relativa procura generale e che la retribuzione media dei magistrati è enormemente inferiore a quella cifra". "Gli uffici giudiziari - continua l’Associazione nazionale magistrati - non chiudono mai e l’Anm non ha mai dichiarato che la riduzione della sospensione feriale e delle ferie sia un attentato ai magistrati". "In realtà - ha continuato il sindacato delle toghe - l’istituto della sospensione dei termini processuali in periodo feriale (fino ad oggi fissato dal primo agosto al 15 settembre) è destinato ad assicurare il concreto esercizio del diritto di difesa, al fine di evitare il decorso dei termini processuali nei processi ordinari, in un tempo che i cittadini tradizionalmente dedicano al riposo annuale".

Quanto alle ferie, "finora determinate in 45 giorni, in tale periodo i magistrati erano comunque tenuti al deposito dei provvedimenti, non essendo prevista alcuna sospensione dei relativi termini. Dunque, il numero dei provvedimenti emessi è indipendente dalle ferie godute, la cui riduzione non potrà determinare alcun incremento di produttività.

La magistratura ha troppo rispetto della propria indipendenza, per strumentalizzarla a secondi fini".

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