Lega Nord, Salvini potrebbe aprire le porte agli ex M5s

Il leader del Carroccio pronto ad accogliere i fuoriusciti M5s. E intanto guarda anche agli alfaniani

Matteo Salvini durante una conferenza stampa alla Camera
Matteo Salvini durante una conferenza stampa alla Camera

Matteo Salvini ha ufficialmente aperto la campagna acquisti per rafforzare il suo nuovo Carroccio che ora guarda pure a sud. L'assist per l'ingresso di nuove forze nel partito gliel'ha dato la travagliata elezione di Sergio Mattarella che ha di fatto spaccato Ncd e creato malumori anche tra gli ex grillini. Salvini per prepare il terreno al nuovo corso della Lega ha organizzato una grande manifestazione di piazza, il 28 febbraio a Roma al grido "Renzi a casa". In quell'occasione a quanto pare Salvini avrebbe intenzione di aprire le porte a i delusi degli altri partiti e così in un'intervista a La Stampa afferma: "In piazza saremo accompagnati da chi ci vuol stare. Non pretendo che chi non è leghista lo diventi. Ma mi piacerebbe che partecipasse chi vuole mandare a casa Renzi prima che Renzi ci mandi tutti in rovina". Insomma l'appello è rivolto a tutti e diversi parlamentari stanno pensando al grande salto verso il Carroccio. Il maggior numero di ingressi non arriverà da Ncd ma dalla pattuglia di ex grillini.
A portare nuovi voti al Carroccio infatti arriveranno probabilmente alcuni deputati che hanno lasciato il Movimento 5 Stelle per il gruppo misto: tra i sei o sette futuri leghisti arriverebbero almeno quattro ex grillini. Un'ipotesi questa che riguarda soprattutto Montecitorio. Per quanto riguarda il Senato invece la pattuglia ex pentastellata potrebbe restare a secco.

Gli scenari a palazzo Madama sono diversi. Lì a far da padrone è la maretta di Ndc. Ieri si è diffusa la voce che fossero in uscita sei senatori. Tra loro Laura Bianconi, vicecapogruppo, Piero Aiello e Antonio Gentile. Dopo qualche minuto però è arrivata una netta smentita dei tre. La Bianconi parla di "ricostruzioni a dir poco allucinanti". Non solo, i tre, in un comunicato congiunto spiegano, con una certa enfasi, che "il vincolo umano e politico che ci lega ad Angelino Alfano è indissolubile. Siamo indignati e offesi". Le defezioni di Ncd sono cominciate con la vicenda del Quirinale e, oltre all’addio di Maurizio Sacconi da capogruppo, per ora la più clamorosa è quella di Barbara Saltamartini: "Una vicenda dolorosa.

Ma è un addio che parte da lontano, c’è stata troppo arrendevolezza a Renzi, un premier che si è contraddistinto soprattutto per gli annunci". Ora la Saltamartini potrebbe approdare al gruppo misto. Ma il radar di Salvini è acceso e non si escludono clamorosi ingressi nel Carroccio.



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