Gelmini: "Legge di centrodestra. La prima del governo"

La capogruppo azzurra: "Era nel nostro programma, per questo votiamo sì"

Gelmini: "Legge di centrodestra. La prima del governo"

Roma - Onorevole Mariastella Gelmini, Forza Italia vota sì alla legittima difesa. Per quale motivo?

«Perché è il primo, vero provvedimento di centrodestra che il Parlamento si appresta ad approvare. Era nel nostro programma di governo. Così come tanti altri, ma purtroppo di provvedimenti davvero di centrodestra nell'azione di questo governo ce ne sono pochi».

Il testo vi soddisfa?

«Avevamo presentato emendamenti per affermare un vero è proprio diritto alla difesa e invertire l'onere della prova. Non una scriminante, non un perdono da parte dello Stato, ma il diritto di difendersi.

Non avete paura che vi accusino di volere il Far West?

«No, noi non vogliamo la giustizia fai da te, ma non possiamo accettare che un cittadino onesto si ritrovi a passare per delinquente o possa trascorrere anni ad attendere una sentenza come per Franco Birolo, il tabaccaio di Padova, come Mario Cattaneo, l'oste di Lodi, Questo provvedimento non è né propaganda, né slogan, ma interviene nel rapporto fiduciario tra Stato e cittadino. Non vengono modificate le norme per l'acquisto e la detenzione di armi. Si toglie soltanto l'onta inaccettabile a chi si difende da intrusi in casa propria di vedersi iscritto nel registro degli indagati».

Che clima si respirava nell'aula della Camera?

«M5s l'ha vissuta con imbarazzo. Il Pd, invece, si è scagliato contro la norma, ma il testo non è troppo diverso da quello che avevano presentato a firma Ermini nella scorsa legislatura e che conteneva quel riferimento pasticciato alle sole ore notturne, testo poi bloccatosi al Senato».

Teme questioni di incostituzionalità?

«Illustri magistrati come Carlo Nordio hanno detto

chiaramente che non esiste questo rischio. Esiste sempre un criterio di proporzionalità. Il punto è che chi aggredisce deve sapere di non avere più alcuna tutela e chi subisce una aggressione che ha il pieno diritto alla difesa».

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