Continua lo scontro tra l'Associazione nazionale magistrati e Matteo Salvini. Dopo le polemiche sulle parole usate dal ministro quando i pm di Agrigento e Palermo hanno chiesto al tribunale dei ministri di indagarlo per sequestro di persona nell'ambito della vicenda Diciotti, oggi le toghe hanno duramente criticato la riforma della legittima difesa promessa dal leader della Lega.
L'Anm ha criticato proprio il disegno di legge presentato dal Carroccio. Ddl che - dicono i magistrati - "se approvato, rischierebbe addirittura di legittimare reati gravissimi, fino all' omicidio". "Non si può prescindere dal principio della proporzionalità fra offesa e difesa e dalla valutazione, caso per caso, del giudice: se un soggetto minaccia di schiaffeggiarmi o di sottrarmi un bene, io non posso reagire sparandogli; se, da fuori casa, vedo un tizio che si arrampica sul mio balcone, non posso essere autorizzato a sparargli", ha sottolineato il presidnente dell'associazione Francesco Minisci, "Serve una norma per difendersi dai ladri in casa? Nel 2006 è già stata approvata: è il secondo comma dell' art. 52 del codice penale, che presume la legittima difesa in caso di reazione a chi si introduce nella propria abitazione e minaccia il proprietario o il furto dei suoi beni. La legge regolamenta già in maniera adeguata tutte le ipotesi di legittima difesa".
"Il sindacato dei magistrati (Anm) oggi ha
attaccato le proposte di legge della Lega sulla Legittima difesa perché inutili e rischiose", ha risposto però Salvini dalle sue pagine sociale, "Invasione di campo? Tutto normale? Io tiro dritto, la difesa è sempre legittima".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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