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Legittima difesa, Salvini in piazza il 25 aprile. Il Pd: "Non tocchi la Liberazione"

Salvini porta la Lega in piazza il 25 aprile: "Vogliamo il diritto a difenderci dai delinquenti". Il Pd si infuria: "Giù le mani dalla Festa della Liberazione"

Legittima difesa, Salvini in piazza il 25 aprile. Il Pd: "Non tocchi la Liberazione"

"Saremo tutti in piazza a Verona il 25 aprile per la Festa della Liberazione dai delinquenti". A pochi dalla rapina di Casaletto Lodigiano, finita col ristoratore indagato per aver sparato al ladro che lo stava derubando, Matteo Salvini lancia su Twitter la "festa della sicurezza per tutti". Ma lo fa in un giorno che da sempre è ad appannaggio della sinistra e dei partigiani. Tanto che, in men che non si dica, scoppia il putiferio. Con il Pd in prima linea contro il leader della Lega Nord.

"Il 25 aprile saremo in piazza a Verona per rivendicare il diritto di difendersi senza essere processati". Ai microfoni di Radio Padania torna sul caso di Mario Cattaneo che, durante una rapina alla sua osteria, si è difeso dall'aggressione di un ladro romeno sparandogli. Per questo adesso è stato indagato. "Io dico che un Paese è libero se è civile e giusto - ha commentato il segretario federale della Lega Nord - noi saremo a Verona il 25 aprile per difendere questo principio". Anche per protestare contro il Parlamento Europeo che proprio oggi ha approvato una proposta per rendere più difficile il possesso legittimo delle armi ai cittadini normali, agli sportivi e ai collezionisti. "Con la scusa (ridicola!) di combattere il terrorismo islamico - sottolinea il leader leghista - complicano la vita a chi vuole legalmente acquistare e detenere un'arma, come se quelli dell'Isis andassero in negozio a comprare pistole e fucili. Anche oggi, l'Europa preferisce i ladri, non le guardie".

Il Pd si è subito schierato contro Salvini per tenersi stretta la piazza del 25 aprile. "Incitare la piazza facendo leva sulle paure e sullo scontento è violenza politica", tuona Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera. "Sarebbe bene non 'sporcare' il giorno in cui viene celebrata la Liberazione, in nome della quale - ricorda l'esponente dem - il Paese si è unito ed è cresciuto. Il giorno della Liberazione non è roba per le volgarità leghiste". "Salvini non sa quello che dice - fa eco la senatrice piddì Laura Puppato passando agli insulti - ha pronunciato, da ignorante, parole ignobili".

E ancora: "Il leader del Carroccio conosce la Festa della Liberazione? Ha mai partecipato? Credo di no, altrimenti non avrebbe indetto una manifestazione a favore della violenza proprio il 25 aprile".

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