Al grido di "la difesa è sempre legittima" la Lega di Matteo Salvini torna alla carica per approvare la legge sulla legittima difesa. Sempre e comunque. Insomma, il Carroccio non smette di cavalcare uno dei suoi storici cavalli di battaglia, forse quello più stretto a doppio filo all’anima politica del partito.
A battere su un ferro sempre caldo è Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno, che è la prima firma del nuovo progetto di legge depositato a Montecitorio nel quale si chiede a gran voce di metter mano all’articolo 52 del codice penale (per l’appunto sulla difesa legittima) perché – come si legge – "appare insufficiente a garantire una possibilità di difesa da aggressioni violente, soprattutto nella parte in cui richiede, affinché ricorra la legittima difesa, la proporzionalità tra difesa e offesa".
Il leghista Molteni chiede la modifica del codice "non perché non si condivida la necessità di evitare reazioni spropositate per attacchi privi di una reale offensività" bensì perché la norma attualmente in vigore "si è nei fatti tradotta, anche attraverso la sua interpretazione giurisprudenziale, in una sostanziale inapplicabilità".
Poi, il compagno di fazione di Salvini spiega che questa misura si è resa necessaria perché nell’opinione pubblica si è fatta avanti "la convinzione che difendersi possa paradossalmente far passare l’aggredito dalla parte del torto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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