Alla fine c'è stato il nuovo incontro tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle per trovare un accordo sulle riforme costituzionali.
"Delle riforme, dopo la legge elettorale, se volete ne parliamo", ha esordito Luigi Di Maio. Due su questo tema punti di frizione tra i due schieramenti: le preferenze e il doppio turno (un proporzionale senza sbarramento e un eventuale secondo turno, qualora nessuna lista superasse il 50%, tra i partiti che hanno preso il maggior numero di voti). "La nostra proposta è molto più simile alla legge dei sindaci delle altre proposte", ha continuato il vicepresidente della Camera.
Dal canto suo il Pd ha sottolineato come si siano "oggettivamente" fatti passi avanti nel dialogo. "Ma dovete anche capire che il nostro atteggiamento è talvolta un pò scettico sulla vostra reale volontà anche perché leggiamo dichiarazioni su P2, democrazia autoritaria...", avverte Renzi, ricordando che non "comanda Berlusconi" - come hanno insinuato i grillini - ma "chi ha i voti". "Sono accusato di aver imposto la mia riforma costituzionale", aggiunge il premier, "Questa legge costituzionale è stata profondamente modificata. Io, ad esempio, avrei preferito una maggiore presenza di sindaci che non di consiglieri comunali".
E sulle preferenze il segretario democratico ha spiegato: "Noi non pensiamo che sia lo strumento della democrazia ma tra averle e non averla preferiamo averle. Si è arrivati però a un accordo che non le prevede tanto che come Pd facciamo le primarie". "Per noi c’è una deriva sulle riforme: siamo al tavolo per cercare di migliorare. Se ci riusciamo, bene. Perché con i nostri e vostri voti possono diventare legge le preferenze e l’intervento sull’immunità parlamentare", replica Di Maio.
Per quanto riguarda la possibilità di un ballottaggio tra liste, il premier assicura: "Il doppio turno va bene, era la nostra proposta.
Ma va portato all’attenzione del Pd e della coalizione che ha condiviso l’Italicum ma i partiti piccoli sono più contrari di tutti. Tra scegliere doppio turno di lista e di coalizione io preferirei il primo tutta la vita...". Poi promette: "Noi ci vediamo prima che l’Aula del Senato discuta di legge elettorale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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