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Per l'ipotesi nucleare minacce a Cingolani. È il metodo "odiatori"

Il ministro scortato a cena con la moglie. La logica è quella dei grillini traditi, come i no vax

Per l'ipotesi nucleare minacce a Cingolani. È il metodo "odiatori"

«Sono sconvolto non pensavo si sarebbe arrivati a tanto. Da tre giorni ricevo minacce di morte sul web. Mi hanno rafforzato la scorta e gli agenti mi hanno seguito anche a cena con mia moglie che non vedevo praticamente da due mesi». Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, rivela l'ondata si è scatenata contro di lui dopo le sue dichiarazioni sul "nucleare pulito"durante un incontro alla scuola di formazione politica di Italia Viva, il movimento di Matteo Renzi. Minacce ricevute ora nonostante «quelle frasi, quei concetti li ho ripetuti in molte altre occasioni. A pensarci bene stavolta una differenza c'è: in questo caso parlavo a un evento organizzato da Matteo Renzi, e questa circostanza ha generato reazioni tossiche».

Tossiche per la politica ma non solo. Non è l'unico caso di esponenti del governo e della società che sono diventati bersagli di minoranze di haters (gli odiatori) violenti su temi divisisi per il Paese, dai vaccini al green pass, come già lo erano state le opere pubbliche come la tav, con gli antagonisti ancora protagonisti di violenti scontri con le forze dell'ordine. E ora gruppi dai numeri insignificanti ma rumorosi spesso cavalcano proteste pacifiche e ne macchiano la legittimità.

Nelle scorse settimane estremisti della galassia no vax - su cui indaga anche la Procura di Genova - hanno preso di mira l'infettivologo Matteo Bassetti tanto da portarlo a chiedere una tutela per la sua sicurezza: "Anche stanotte - ha raccontato ieri - ho ricevuto telefonate da persone che io chiamo stalker. Stamattina ho ricevuto un messaggio in cui c'è scritto: «Ti verremo a prendere». Il tenore è sempre lo stesso, mi chiamano delinquente e ladro".

E ieri anche l'azzurro Anronio Tajani è finito nel mirino: «Non ci facciamo intimidire dai #novax. Andiamo avanti convinti delle nostre idee. Si ai #vaccini e al #greenpass", scrive su Twitter dopo gli insulti ricevuti via social.

Intanto, dopo il flop delle manifestazioni del popolo del "No" pass continuano i messaggi violenti nelle chat sui social network e Telegram. Mitomani e complottisti, gli stessi che dovevano bloccare treni e stazioni di tutta Italia, ancora con insulti e minacce di morte come già avvenuto nei giorni scorsi al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e al presidente della Liguria, Giovanni Toti. Due procure, quella di Torino e Genova sonno al lavoro con le indagini che sono state affidate alla polizia Postale e alla Digos. Secondo gli inquirenti dietro i leoni da tastiera potrebbe esserci una struttura organizzata con ruoli e compitiprecisi con lo scopo di sabotare le campagne vaccinali e intimidire chi è a favore del green pass e del siero. «Le minacce di violenza e la violenza vanno sanzionate con doveroso rigore per tutelare coloro che hanno adottato comportamenti responsabili. Questa responsabilità, che merita un apprezzamento costante, ha consentito la ripresa: gli atenei che riprendono in presenza; le scuole riaprono, l'economia è ripartita», ha detto il ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Quanto al nucleare, «le minacce di morte al ministro Cingolani dimostrano ancora una volta che aveva ragione: sopravvivono frange di pseudo-ambientalismo ideologico e integralista, nemmeno interessato allo sviluppo tecnologico e alle nuove possibilità che questo offre.

Chi lo conosce sa bene che non si lascerà intimidire, l'Italia può proseguire il suo impegno verso il percorso per la transizione ecologica", ricorda Vannia Gava, sottosegretario al ministero della Transizione Ecologica.

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