Gioriello: "L'islam non ferma i fanatici. Siamo noi a doverlo fare"

Il filosofo: "Basta distinguo dalla società civile. I musulmani moderati? La violenza uccide il loro dio e non se ne accorgono"

Gioriello: "L'islam non ferma i fanatici. Siamo noi a doverlo fare"

Mentre il fondamentalismo islamico sceglie come bersaglio anche le chiese, l'Europa è sempre più minacciata. Anche perché la libertà religiosa è uno dei suoi pilastri. Ne abbiamo parlato con il filosofo della scienza Giulio Giorello, noto per le sue posizioni libertarie e laiche.

Un prete sgozzato nel bel mezzo di una funzione religiosa in una piccola chiesa di una cittadina dell'Alta Normandia...

«Forse è banale dirlo ma è orribile. Sono sempre i buoni le vittime dell'odio religioso, è un gesto orribile. Il fanatico non vede l'essere umano che ha davanti, in questo caso l'anziano sacerdote, vede solo nemici. È questo il peccato originale di tutti gli integralismi... Non voglio dire che è un gesto bestiale, perché gli animali possono essere crudeli ma c'è una logica naturale nei loro gesti in questo caso non c'è... Questi fanatici colpiscono sempre luoghi simbolici. Sembrano luoghi diversi ma dalla discoteca alla rivendita di alcolici, alla chiesa di una religione che non è la loro, colpiscono sempre qualcosa che è un simbolo della possibilità di essere diversi da loro. Da questo punto di vista, per quanto possa essere rudimentale la tecnica, il messaggio che danno è sempre lo stesso. E con questo tipo di messaggio noi non dobbiamo mostrare più alcuna debolezza».

Crede che non stiamo reagendo nel modo giusto?

«Io vedo circolare un sacco di analisi che applicano alla questione i vecchi canoni marxisti. Badi bene non di Marx ma dei cascami ideologici delle teorie di Marx... Come dire: si cerca sempre la spiegazione sociologica, economica si discute di imperialismo. Non nego che esistano anche queste questioni. Ma qui il nocciolo è religioso, la religione è centrale, non è sovrastruttura. Io non ho simpatia per i monoteismi, lo ammetto, ma qui mi pare evidente che siamo di fronte ad un monoteismo intransigente ed aggressivo che non tollera l'esistenza di concorrenti ed è ora di prenderne atto e di assumere posizioni ferme e decise. La religione islamica non è la sola a praticare l'intolleranza ma di certo la pratica».

È un terrorismo diverso da quello politico e noi non ce ne siamo accorti quindi?

«Chiariamoci io non ho mai avuto alcuna simpatia per terroristi come le nostre Br, ma qui siamo oltre, il fanatismo religioso elimina qualsiasi remora. Dobbiamo difendere a tutti i costi il pluralismo religioso, il diritto di circolare liberamente. È arrivato secondo me il momento di agire con durezza contro i fanatici, se non difendiamo la laicità della nostra società corriamo dei rischi enormi».

La chiesa cattolica ha verso il mondo islamico toni sempre molto morbidi...

«Queste scelte le deve giudicare un credente, non io. Ma, a parte il fatto che non si può trascurare l'evangelico porgere l'altra guancia, è chiaro che il muro contro muro tra religioni non credo possa portare buoni risultati. Ma sono gli Stati che devono avere un atteggiamento diverso. E anche la società civile deve avere un atteggiamento senza se e senza ma verso l'intolleranza religiosa. Per noi occidentali la religione è un fatto privato e libero. Io mi ricordo gli illuminati interventi del Cardinale Carlo Maria Martini durante la Cattedra dei non credenti. Rifletteva su come bisognasse levare da ogni discorso su Dio la violenza. Ci sono questioni su cui dovrebbero intervenire gli islamici illuminati, se ce ne sono... Se i musulmani moderati non riescono a smussare dall'interno il fanatismo dovremo farlo noi. Se non riescono a fermarli quelli della loro religione lo lascino fare agli altri, a chi ne è capace... Io non riesco a capire come non si accorgano che questa violenza sta uccidendo dall'interno la loro religione il loro Dio».

Il contrasto al terrorismo non è facile comunque la si giri...

«L'Occidente deve reagire con maggior decisione. Naturalmente bisogna saper colpire nel modo giusto ci sono anche islamici in fuga dai fanatici... Mi risulta che l'Isis abbia uno Stato, territori, città. Partiamo da lì, leviamoglieli, non risolverà la questione ma è un inizio. E iniziamo anche a dire che non siamo più disposti ad accettare la tolleranza verso gli estremisti nei Paesi arabi. Questi Paesi non possono pensare di sfruttare la tecnologia occidentale e basta. La nostra tecnologia è figlia del pensiero scientifico e della laicità e della pluralità, non si può staccarla dal pacchetto».

La politica stenta...

«La politica stentava a trovare una soluzione anche con i nazisti, si

ricorda come è finita? Quando Feltri scriveva che era ora di ammettere la nostra paura, anche sulle vostre pagine, mi sono trovato d'accordo con lui. Ora è il momento di prendere la paura e trasformarla in forza di agire».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica