Coronavirus

Locatelli: "Che bel regalo due vaccini per Natale". Le dosi in Italia a gennaio

E in Usa verrà somministrato a 20 milioni di persone entro fine anno se Fda darà l'ok

Locatelli: "Che bel regalo due vaccini per Natale". Le dosi in Italia a gennaio

Due vaccini come regalo di Natale. È il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli a svelare il contenuto del dono più atteso. Nei prossimi giorni due piattaforme vaccinali anti Covid (Pfizer e Astrazeneca) verranno sottoste al vaglio e «auspicabilmente all'approvazione» per poi dal 15 gennaio essere «nella condizione di poter pianificare la somministrazione dei vaccini». E a garantire che i cittadini italiani riceveranno la preziosa profilassi con le stesse modalità e nello stesso momento in cui verrà distribuito in tutti i Paesi Ue è il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni. «La Commissione ha negoziato con sei grandi case farmaceutiche per un potenziale di 2 miliardi di dosi - annuncia Gentiloni - Tre sono nella fase più avanzata: a gennaio sarà possibile avere le prime dosi e i cittadini italiani devono sapere che arriveranno contemporaneamente in tutti i Paesi europei».

Anche il consulente del ministero della Salute, Walter Ricciardi, insiste sulla parità di accesso nella Ue e anche all'interno del nostro territorio. «La fornitura del vaccino verrà gestita direttamente dallo Stato, quindi non ci sono rischi che venga a mancare», assicura Ricciardi che si è anche sbilanciato sull'obbligatorietà che per il momento non è prevista dall'agenda di governo. Anche perché non ci sarebbe il modo comunque di fornire vaccini a tutta la popolazione. Ricciardi spiega che solo se ci si dovesse accorgere che la copertura vaccinale è insufficiente si potrebbe ipotizzare di varare l'obbligo. «Se vediamo che serve una copertura del 75% della popolazione e siamo fermi al 50 dovremo prendere altre decisioni».

Ma al momento il problema da affrontare è un altro: come trasportare, stoccare e poi distribuire il vaccino una volta autorizzato. Mercoledì il ministro della Salute, Roberto Speranza, illustrerà alla Camera il piano straordinario per fronteggiare l'emergenza. L'impianto del piano è già stato anticipato anche dal commissario Domenico Arcuri. Non appena autorizzato - presumibilmente a fine gennaio - inizierà la distribuzione del vaccino. Prima per operatori sanitari e pazienti fragili. Arcuri ha promesso che ci sarà un centro di somministrazione al massimo ogni 30mila abitanti coinvolgendo tutte le strutture sanitarie disponibili e i medici di famiglia. A supporto degli operatori sanitari è già stato annunciato il coinvolgimento dell'esercito che fornirà dove necessario e insieme alla protezione civile strutture temporanee (ospedali da campo, tende, mezzi mobili) per rafforzare i presidi di distribuzione già esistenti: i centri vaccinali e i servizi di igiene e prevenzione.

La profilassi di Pfizer-Biontech, attesa per prima, verrà trasportata in Italia dall'azienda farmaceutica che si farà carico del problema di mantenere stabile il vaccino a meno 75 gradi. Ma in Usa la distribuzione del vaccino Pfizer-Biontech potrebbe partire già dal 12 dicembre. La riunione dell'Fda (Food and Drug Administration) per l'autorizzazione è fissata per il 10.

Se ci fosse il via libera la distribuzione di milioni di dosi scatterebbe nel giro di 24 ore: 20 milioni di persone potrebbero essere vaccinate entro il mese di dicembre.

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