Profughi, italiani esasperati: solo il 17% vuole accoglierli tutti

Diminuisce la quota di persone pronte a ospitare gli immigrati: nel 2010 era il 52%. E 4 su 10 credono che gli extracomunitari siano la principale causa di delinquenza

Profughi, italiani esasperati: solo il 17% vuole accoglierli tutti

Il fenomeno degli sbarchi dei profughi dall'Africa sulle nostre coste è diventato una vera e propria emergenza nazionale, ripreso sempre più spesso dai media. L'atteggiamento temporeggiatore (se non, in certi casi, di disinteresse e di rifiuto) da parte delle altre nazioni europee aggrava ulteriormente il problema. E il diniego di significative regioni del Nord nell'accogliere ulteriori profughi complica ulteriormente il problema. Di fronte a tutto ciò, l'atteggiamento degli italiani verso gli immigrati sta progressivamente diventando meno tollerante. Ad esempio, l'idea che «un Paese cattolico come il nostro deve accogliere tutti» era condivisa 5 anni fa (nel 2010, quindi a crisi economica già iniziata) dalla maggioranza (52%) degli italiani. Oggi solo il 17% è d'accordo con questa affermazione. Anche molti che si dichiarano cattolici praticanti e che un tempo la pensavano così appaiono meno comprensivi. Ma lo scetticismo verso gli immigrati è esteso a tutte le categorie della popolazione. Tanto che tra gli italiani è fortemente aumentata nel tempo (dal 35% del 2010 al 42% di oggi) la sensazione (palesemente errata) che «gli immigrati sono la principale causa della delinquenza». Come era ragionevole aspettarsi, questa percezione è più diffusa tra le categorie più marginali: gli anziani, specie i pensionati (ove questa idea conquista la maggioranza assoluta) e chi possiede un titolo di studio medio-basso.

Al riguardo, si registra anche una netta frattura dal punto di vista dell'orientamento politico. Gli elettori del centrosinistra appaiono meno convinti della prevalenza di delinquenti tra gli immigrati, mentre quelli di centrodestra (specie tra i votanti per la Lega Nord, ove questa opinione supera il 70%) lo sono assai di più. Ma anche la maggioranza degli indecisi e degli astenuti concorda con l'opinione negativa verso gli immigrati. E lo stesso si può dire per circa un terzo dei votanti per l'M5S di Grillo.

Insomma, il pregiudizio verso gli extracomunitari si allarga. Gli italiani diffidano sempre di più degli immigrati e, contrariamente a quanto si rilevava in un passato ancora recente, appaiono molto più intolleranti a riguardo. Tanto che più del 40% degli italiani ritiene che «la presenza di tanti extracomunitari indebolisce la nostra identità nazionale» o che «un immigrato clandestino deve essere espulso immediatamente anche se non ha commesso reati». Al solito, queste opinioni trovano maggiore consenso tra gli anziani e tra chi possiede bassi titoli di studio, mentre i giovani appaiono assai meno d'accordo.

La distribuzione di queste opinioni non è uniforme nel territorio nazionale. Gli abitanti delle regioni del Nord appaiono più ostili agli immigrati, mentre quelli del Centro-Sud - proprio quelli che subiscono in questi mesi in misura maggiore l'emergenza degli sbarchi - lo sono di meno. Non a caso, quasi il 70% dei residenti al Centro-Sud chiede una più equa distribuzione degli immigrati sul territorio nazionale, mentre la metà di chi abita nel Nord appare contraria. Di fronte al quesito se «le regioni che vogliono hanno tutto il diritto di rifiutare di accogliere altri immigrati», la netta maggioranza dei meridionali risponde di no, mentre quasi metà dei residenti al Nord (specie i meno giovani) risulta d'accordo. C'è un'ovvia prevalenza di questo atteggiamento tra i votanti per la Lega Nord. Ma anche metà dell'elettorato di Forza Italia è di questo parere. E lo è persino una minoranza consistente (27%) di chi vota Pd, naturalmente, concentrato in misura maggiore al Nord. La frattura territoriale è evidente e significativa: dal punto di vista dell'accoglienza degli immigrati, il Paese è diviso in due.

Tutto ciò porta ad una forte contrapposizione sul da farsi in questo momento di fronte al perdurare degli sbarchi degli immigrati. Solo una minoranza (il 16%, con una significativa accentuazione al Sud e nelle Isole) ritiene che «bisogna accogliere tutti gli immigrati che arrivano, perché spesso sono perseguitati nei loro Paesi». Questa posizione è relativamente più diffusa nell'elettorato del Pd (ma anche qui costituisce una netta minoranza) e, in misura ancora maggiore, in quello di Sel e tra chi si dichiara di sinistra tout court (ove arriva al 43%).

Viceversa, la maggioranza si colloca su una posizione molto drastica: il 43% degli italiani ritiene che bisogna respingere tutti gli immigrati «perché l'Italia non può accoglierne ancora». Al solito, è un orientamento più comune tra gli anziani oltre i 65 anni (ove raggiunge il 55%), tra chi possiede un titolo di studio basso e chi risiede nel Nord. Si tratta di una posizione naturalmente maggioritaria nell'elettorato della Lega Nord e in quello di Forza Italia. Ma anche il 21% di chi vota Pd e addirittura il 29% degli elettori del M5S la pensa così.

Però una quota di rispondenti solo di poco inferiore a quella che esprime posizioni più rigide appare relativamente più possibilista, nel senso che ritiene che sia opportuno «accettare solo una parte prefissata di immigrati e respingere gli altri in eccesso». La pensa così il 40% dei nostri concittadini: in particolare, i giovani (50%) e gli elettori del Pd (54%).

Resta il fatto che, come si è detto, il clima politico e culturale verso gli immigrati appare oggi profondamente mutato rispetto al passato. L'atteggiamento di accoglienza - che era nelle corde del nostro Paese fino a qualche tempo fa - è andato fortemente scemando.

Le cause sono molteplici e si possono collegare tra l'altro all'intensificarsi della crisi economica (che da noi è particolarmente grave e rende tutti più diffidenti, anche se, dal punto di vista strettamente quantitativo, gli immigrati sono da noi meno che in altri Paesi), oltre che, naturalmente, dall'accrescersi del fenomeno degli sbarchi e dalla particolare frequenza della comunicazione mediatica a questo riguardo. Per questi ed altri motivi gli italiani richiedono politiche più severe o drastiche nei confronti dell'afflusso di immigrati.

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