
Roma - L'ultima dei grillini? Abolire i controlli sui falsi invalidi perché sarebbero «inutili».
Inutili? Non la pensano sicuramente così ad esempio i finanzieri di Ragusa. Qualche mese fa, tanto per citare un solo caso, proprio grazie a controlli incrociati nell'ambito dell'indagine Guido Tersilli (dal nome del medico della mutua senza scrupoli interpretato da Alberto Sordi) sono stati scovati oltre 100 falsi invalidi che, con la complicità di alcuni medici, avevano sottratto indebitamente alle casse dell'Inps oltre un milione di euro.
Ma per Giulia Di Vita e Silvia Giordano, Movimento 5 Stelle, evidentemente non vale la pena andarli a cercare. La geniale trovata di due seguaci di Beppe Grillo è contenuta in un ordine del giorno, fortunatamente respinto, presentato proprio ieri alla Camera durante la discussione sul dl di semplificazione della Pubblica Amministrazione.
«È ormai accertata la inutilità dei piani straordinari di contrasto nei confronti dei falsi invalidi - scrivono nell'odg le grilline - In quanto i riscontri a fronte di centinaia di migliaia di verifiche ed ingenti costi sostenuti non sono risultati congrui rispetto ai risultati attesi» quindi sarebbe meglio «procedere alla sospensione dei piani straordinari di contrasto ai falsi invalidi». Come a dire: dato che furti ed omicidi non vengono definitivamente debellati dal contrasto delle forze dell'ordine, che oltretutto costa, tanto vale lasciar perdere.
Non solo. L'ordine del giorno poi oltre a chiedere la sospensione dei controlli invita ad attuare la riforma del sistema di accesso, riconoscimento e certificazione della condizione di disabilità per «la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità». Benissimo. Ma il primo diritto delle persone veramente disabili non è proprio veder smascherati quelli falsi? Anche perché i soldi percepiti da un falso invalido vengono sottratti prima di tutto agli invalidi veri. Un fatto evidente. A tutti ma non a Grillo e soci.
A segnalare la rischiosa richiesta di abolizione dei controlli, il leghista Massimiliano Fedriga. Certo l'ordine del giorno è stato respinto ma è bene sapere quale indirizzo potrebbero prendere i grillini se avessero potere decisionale più forte in Parlamento.
Il potenziamento dei controlli sulle voci di spesa legate all'assistenza ed i possibili risparmi che ne potrebbero derivare è previsto anche dalla spending review firmata da Carlo Cottarelli, che aveva calcolato un rientro di 1,5 miliardi per il 2015 ed il 2016 derivante da un giro di vite sugli abusi compiuti in materia di pensioni di invalidità, indennità d'accompagno, pensioni di guerra e reversibilità. E se è vero che i controlli costano è pure vero che nel caso delle false invalidità e delle truffe a sfondo «sociale», ovvero quei casi di persone che fingono di essere disabili o in condizioni di disagio quando in realtà sono sane e pure abbienti non ci si trova di fronte soltanto ad una questione economica. Come si può pensare di tollerare che una persona si finga cieca quando non lo è? Nel 2013 la Guardia di Finanza ha scoperto 389 falsi invalidi e 3400 finti poveri, accertando frodi previdenziali ed assistenziali per 82 milioni di euro.
E questa è soltanto l'ultima paradossale proposta targata cinque stelle.
Già sbeffeggiati sul web e dalla stampa per gaffes assortite che vanno dalla richiesta del blocco delle vaccinazioni perché «causa di autismo» a quella dello «stop al grano saraceno» perché accusato di essere straniero.