L'ultimo balzello al volante. Paghi se guidi auto non tue

Dal 3 novembre scatta l'obbligo di registrare sul libretto i conducenti abituali che non sono titolari del veicolo. Operazione che costa 25 euro. O 700 di multa

L'ultimo balzello al volante. Paghi se guidi auto non tue

Cambiano i personaggi deputati a varare nuove norme, ma non muta la cattiva abitudine di creare il panico a pochi giorni dall'entrata in vigore dei provvedimenti. L'ultimo in ordine di tempo è quello che ha seminato il panico tra gli automobilisti: l'obbligo di comunicare all'archivio nazionale della Motorizzazione Civile i dati della persona che per più di 30 giorni si trovi alla guida di un veicolo intestato a una terza persona. Un'aggiunta introdotta da una circolare della Motorizzazione del 10 luglio.Una novità della quale nessun utente sentiva la mancanza, che ancora una volta lascia in bocca un retrogusto indefinibile. Se infatti è mancata da subito la chiarezza, dal primo momento sono stati chiari gli importi da versare. Ogni trascrizione infatti dovrebbe costare 25 euro, 16 dei quali come imposta di bollo e 9 per i diritti degli uffici della Motorizzazione, mentre la sanzione è fissata in 705 euro (con l'aggiunta del ritiro della carta di circolazione) in caso di non coincidenza delle generalità riportate su patente e carta di circolazione. Dopo il clima di terrore generato dalla diffusione di notizie non complete, le informazioni disponibili oggi consentono di analizzare con maggiore chiarezza ciò che accadrà dal 3 novembre. L'obiettivo del provvedimento non dovrebbe essere l'automobilista già spremuto da più parti, ma soprattutto le società di autonoleggio, visto che difficilmente un privato che presta la sua auto a un amico o a un parente stila un documento che consenta di risalire con precisione alla data di inizio dell'utilizzo. Documento che invece è necessario per il calcolo dei 30 giorni. Ma analizziamo nel dettaglio le situazioni che si possono verificare.

Un familiare convivente deve provvedere alla registrazione?

No, questo è il caso che esclude senza ombra di dubbio l'obbligo di registrazione, visto che se un padre concede l'uso dell'auto ai figli questi hanno lo stesso cognome, e risiedono al medesimo indirizzo.

E se l'auto è prestata da un parente non convivente o da un conoscente?

L'obbligo potrebbe essere preso in considerazione se è stilato un contratto per definire alcune clausole, per esempio in caso di incidente o di infrazioni al Codice della Strada. Senza una data certa, infatti, è impossibile stabilire se si guida il veicolo da più o meno di un mese.

L'utilizzo occasionale è sempre escluso?

Sì, in nessun caso potrà essere richiesta la registrazione se il veicolo è utilizzato per brevi periodi, anche più volte durante l'anno.

Come sono considerati i casi in cui l'auto rappresenta un'eredità?

L'obbligo di coincidenza tra intestatario del veicolo e utilizzatore vale per gli eredi se desiderano continuare a guidare il veicolo dopo la morte del proprietario, in attesa della conclusione delle pratiche di successione.

Quali altre categorie risultano escluse?

Non rientrano nel provvedimento i taxi e i noleggi con conducente, ma anche gli autobus e comunque le persone che risultano iscritte all'Albo degli Autosportatori. Si possono considerare escluse anche le auto aziendali. Sarà sufficiente una dichiarazione dell'azienda ma non sarà richiesta la trascrizione.

Quindi quali sono i soggetti interessati?

In primo luogo le società di autonoleggio, e i veicoli il cui uso è concesso in comodato, ma anche quelli che risultano in carico alla pubblica amministrazione a seguito di una provvedimento giudiziario e quelli di proprietà di minorenni non emancipati e interdetti.

L'effetto di questa norma è retroattivo?

No, per tutti i casi in cui l'utilizzo del veicolo è iniziato prima del prossimo 3 novembre non è previsto il vincolo di provvedere alla registrazione.

Quale dovrebbe essere l'obiettivo di questa circolare?

Secondo il direttore generale della Motorizzazione Maurizio Vitelli si tratta di una soluzione necessaria per consentire l'identificazione certa del soggetto responsabile della vettura circolante e di eventuali violazioni al Codice della Strada. Inoltre si è voluto contrastare un altro fenomeno molto diffuso, quello delle intestazioni fittizie.

Come si effettua la registrazione?

È sempre a carico del proprietario; alla comunicazione deve essere allegata la fotocopia del documento con la ricevuta del versamento di 16 euro per l'imposta di bollo e 9 euro per i diritti di motorizzazione. In seguito il Ministero invierà un tagliando da incollare sul libretto di circolazione con i dati relativi all'utilizzatore diverso dal proprietario o intestatario.

Rappresenta una delle norme

introdotte con il nuovo Codice della Strada?

No, non fa parte del pacchetto del testo approvato dalla Camera, ma è una semplice riforma del Codice del 2010, attuata con regolamento del 2012 e operativa da lunedì prossimo.

 

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