Giuseppe Giordano (nella foto con la famiglia a Parigi) è il sopravvissuto che non invidia nessuno. Lui è ancora vivo ma non ha più nessuno, aggrappato alla vita sui rami di un albero. Puro caso, la forza del fango che ti sorprende alle spalle e ti sbatte giù, tu riaffiori, gli altri no. I due figli, Federico, 15 anni, la piccola Rachele di un anno appena, la moglie, suo padre e sua madre sono rimasti sotto. L'onda li ha sorpresi mentre facevano festa. «C'era la musica, stavamo ballando, io con mia moglie, i bambini intorno, poi in un attimo è arrivato il fango. Mi sono accorto che l'acqua stava entrando a casa. A tutti ho detto: andiamo subito via. Ma appena ho aperto la porta, sono stato investito da un fiume che mi ha catapultato fuori». Lacrime e occhi gonfi, urla e disperazione «Ho perso tutti.
Sono rimasto aggrappato per due ore, ho gridato aiuto, poi sono arrivati i soccorsi». Il peggio arrivato davanti ai corpi estratti. Con la rabbia per la casa abusiva presa in affitto. «Perché nessuno ci ha avvertito, perché nessuno ci ha detto che era pericoloso stare qui?». Già perché?
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