Elezioni Regionali 2018

La maledizione Friuli per il M5s

Ogni volta che i cittadini si sono recati alle urne, i grillini ci hanno creduto e hanno previsto il cambiamento, ma sono sempre stati smentiti dai fatti

La maledizione Friuli per il M5s

Il Friuli Venezia Giulia si conferma fucina di illusioni e dispensatrice di batoste elettorali per i pentastellati. Una Regione maledetta. Per il Movimento 5 stelle. Ogni volta che i cittadini si sono recati alle urne, i grillini ci hanno creduto e hanno previsto il cambiamento, ma sono sempre stati smentiti dai fatti. Nelle regionali del 2013 Beppe Grillo girava in camper per sostenere il suo candidato presidente Saverio Galluccio. Un tour di quattro giorni per undici città con tanto di diretta streaming. "Se non arriviamo primi, ci piazziamo comunque in cima'', dichiarava l'allora leader del M5s. Che poi suonava la carica: "Il Friuli sarà forse la prima regione a Cinque stelle".

Dopo i sogni, arrivò la realtà. ll candidato grillino si piazzò addirittura terzo, con il 19,2% perdendo ben otto punti percentuali e quasi centomila voti rispetto all'exploit delle politiche di febbraio. In Friuli la lista prese il 13,7% con 54.900 voti.

E adesso la maledizione si ripete. Anzi, si aggrava. Perché i risultati che emergono quando sono state scrutinate 1.140 sezioni su un totale di 1.369 vedono il candidato M5s Alessandro Fraleoni Morgera all'11,96% e la lista al 7,28%. Rispetto alle ultime politiche, i grillini passano dal 24,56% all'8,3%. "Affidarsi ai sondaggi è sbagliato. Il consenso attorno il M5s è cresciuto anche in questa regione", dichiarava qualche giorno fa Luigi Di Maio sostenendo che la partita in Friulia fosse aperta.

Ma, anche stavolta, il M5s è dovuto tornare alla realtà.

Commenti