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L'Anpi si inventa la "pastasciutta antifascista": ma la foto fa discutere

Per celebrare l'anniversario della caduta del Fascismo, Anpi organizza in tutta Italia la "pastasciutta antifascista". Ma il manifesto dell'iniziativa - un fotomontaggio di Mussolini con in testa uno scolapasta - fa discutere

L'Anpi si inventa la "pastasciutta antifascista": ma la foto fa discutere

Il 25 luglio 1943 cadde il Fascismo. Anche quest'anno, come da tradizione, Anpi organizza in tutta Italia la "pastasciutta antifascista", iniziativa che i partigiani promuovono ormai da diverso tempo per celebrare la fine della dittatura. "Il più bel funerale del fascismo: il 25 luglio, in tutta Italia, la Pastasciutta antifascista": così Anpi descrive sul suo sito l'evento che si svolgerà conplessivamente in 90 luoghi della Penisola tra circoli partigiani, sindacati e comuni. E lo fa nel modo peggiore.

Infatti, nel manifesto lanciato dal comitato provinciale Anpi di Roma per presentare la "mangiata" antifascista, spunta in primo piano una foto di Benito Mussolini con gli occhi spiritati. Un vilipendio già di per sé evidente, reso ancora più disgustoso dal fotomontaggio con cui sulla testa del Duce è stato messo uno scolapasta rovesciato da cui pendono alcuni spaghetti. Sotto compaiono dei tortiglioni con braccia e gambe stilizzate, e sullo sfondo una foto dei festeggiamenti per la caduta del regime. Ma il comitato provinciale Anpi di Roma non è l'unico a prendere in giro Mussolini. La stessa identica immagine del Duce con in testa lo scolapasta compare anche sul manifesto dell'Osteria popolare berica di Vicenza, una delle associazioni che hanno aderito all'ultima iniziativa di Anpi. Talmente orgogliosi della loro creazione da impostarla come immagine di copertina sul loro profilo Facebook.

Così il presidente di Anpi, Carla Nespolo, presenta a Repubblica la "pastasciutta antifascista": "Lanceremo un messaggio chiaro: il fascismo è e resterà un crimine. Sono intollerabili, oltreché illegali, tutte le manifestazioni apologetiche, cortei in orbace, saluti romani, ma soprattutto le violenze razzistiche. Diremo, inoltre, con forza che le tentazioni autoritaristiche, le barricate disumane contro i deboli in fuga dalle guerre e dalle torture sono fuori dalla Costituzione". Mentre dileggio e vilipendio vanno più che bene.

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