"Noi nell'Unione europea e nell'Euro che vogliamo restare". Nel giorno in cui l'Italia risponde all'Unione europea sulla manovra economica bocciata dalla Commissione Ue, il vicepremier Luigi Di Maio rimarca, intervenendo ai microfoni di Rtl 102.5, l'obiettivo del governo gialloverde di "cambiare l'Europa?" e, prima ancora, l'Italia. I toni ora sono molto più smorzati di quando minacciava i verti di Bruxelles di andare avanti a oltranza. "Ci confronteremo con le istituzioni europee per spiegare le ragioni del 2,4% della manovra - anticipa il capo politico del Movimento 5 Stelle - siamo disponibili a sederci al tavolo e riconoscere come interlocutori le istituzioni europee".
A sentir parlare Di Maio sembra che il fine settimana abbia effettivamente portato ilsereno sul governo. La maretta che era venuta a crearsi dopo l'incidente sul decreto fiscale e, in particolar modo, dopo l'intervento della "manina" sul testo da consegnare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Resterà deluso chi in questi giorni parla di crisi del governo M5s-Lega", ha detto il vicepremier grillino. E, parlando del rapporto con il premier Giuseppe Conte e l'altro vicepremier Matteo Salvini, ha assicurato che tra i tre c'è dialogo: "Ci capiamo al volo e troviamo una soluzione insieme". "C'è sempre stata lealtà tra di noi e andremo avanti cinque anni lavorando al meglio per realizzare il contratto di governo - rivendica - non voglio alimentare le speranze di coloro che dicono che questo governo è in crisi: resterebbero delusi...". Ad ogni modo, "il miglior modo" per evitare che ci siano altre "manine" in futuro Di Maio sta pensando di "rendere più trasparenti le procedure" del Consiglio dei ministri. "Non posso lanciare accuse - continua Di Maio - ma quello che si approva deve essere chiaro a tutti un minuto dopo l'approvazione".
Tra i punti inseriti nel contratto di governo, sottoscritto con la Lega, c'è anche la volontà di cambiare l'Unione europea. E Di Maio assicura che il Movimento 5 Stelle si farà promotore di "un nuovo gruppo parlamentare per portare avanti un'Europa diversa".
"C'è già un'interlocuzione con alcune forze politiche che entreranno per la prima volta nel Parlamento europeo e che hanno già un discreto seguito - spiega il vice premier grillino ai microfoni di Rtl 102.5 - tra gennaio e febbraio presenteremo un manifesto per un'Europa diversa, che non ha nulla a che vedere con la destra sovranista e la con sinistra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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