Maratona blindata. Gli italiani: "Mai avere paura"

Per la corsa ci sarà uno spiegamento di forze mai visto. E i nostri 3mila sono i più numerosi

Maratona blindata. Gli italiani: "Mai avere paura"

Milano - Maratona blindata, come sempre ma questa volta di più . Maratona protetta da elicotteri, telecamere e cecchini sui tetti che sembra un film d'azione di quelli che tanto piacciono agli americani ma purtroppo non è. Perchè la paura c'è, l'emozione è viva e perchè, dopo l'attentato alla maratona di Boston quattro anni fa, si è capito che la follia terroristica non fa sconti. E si continua ad alzare l'asticella. Lo scorso anno, alla vigilia del voto che doveva decidere se mandare alla Casa Bianca Donald Trump o Hillary Clinton, l'Fbi aveva allertato le autorità di New York per il rischio di attacchi terroristici sulla maratona. E si corse in uno stato di allerta senza precedenti con un dispositivo di sicurezza raddoppiato, dalla partenza di State Island all'arrivo di Central Park. Che è tutto dire. Perchè è da anni, dall'11 settembre, che la corsa newyorchese è sotto tiro. Ma domenica mattina, per la 48ma edizione della NewYork city marathon i controlli saranno ancora più serrati. «Quest'anno New York city marathon potrà vantare un triste record - ha dichiarato il capo della polizia di New York, Carlos Gomez - Ci sarà il più grande dispiegamento di forze dell'ordine mai impiegato per proteggere un evento...». Va così. A poche ore dall'attentato terroristico a Manhattan, il dolore di un'intera città è acuito dalla paura che attacchi simili possano funestare anche uno degli eventi più attesi e seguiti, capace di attirare persone da tutto il mondo: «Ci sarà una grande presenza della polizia. Vedrete tanti agenti armati. Ma sono state prese anche delle misure per proteggerci che voi non vedrete - ha detto il sindaco, Bill De Blasio, durante un collegamento televisivo - Siamo fiduciosi che tutto andrà secondo i piani». Promette sicurezza De Blasio, nonostante il governatore dello Stato, Andrew Cuomo spieghi però più realisticamente che è impossibile «mettere in sicurezza tutto il percorso», che attraversa le cinque le grandi aree di New York. «É impossibile - ha detto alla Cnn - avere barriere fisiche davanti a ogni singolo posto. Faremo il possibile». Sarà moltiplicata non solo la sicurezza sulla strada, ma anche la presenza di squadre di sorveglianza sui tetti dei palazzi che costeggeranno il percorso. Aumentato ovviamente anche il numero di elicotteri che monitoreranno dall'alto. Nonostante la città sia ancora a lutto e le autorità siano impegnate a indagare sull'attentato, la «maratona più importante e più bella del mondo» prova a far finta che sia tutto normale. Con i suoi record, con i suoi riti, con la vigilia di foto e di corse nei vialetti di Central park, con i selfie in Time Square e con il pellegrinaggio all'alba verso il ponte di Verrazzano, sorvegliato speciale, quest'anno ancor di più tra poliziotti, metal detector e un esercito di volontari. Al via oltre 50 mila atleti che sui 42 chilometri e 195 metri della gara raccoglieranno l'applauso di centinaia di migliaia di newyorchesi che si preparano a santificare una festa di sport che è ormai diventata una festa popolare. Un'invasione che ci vede anche quest'anno davanti a tutti, nazione più rappresenta e seconda solo agli americani con tremila italiani al via. Senza macchia e senza paura perchè la vita continua (lo show anche) e la maratona di New York, incarna alla perfezione tutte e due le cose: «Paura? E cosa cambierebbe? - racconta Andrea, uno dei tremila azzurri pronti a partire - Vado, corro e me la godo. Anche perchè con quello che ho speso a rinunciare proprio non ci penso. E poi io sono fatalista...».

Maratona blindata ma l'emozione sarà quella di sempre nell'alba di State Island. Un colpo di cannone, l'inno americano e sulla note di «Born to run» tutti cominceranno a correre. Per conquistarsi un pezzetto di gloria ma anche per scacciare un po' di paura...

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