"Mattarella? Non mi pento Non ho paura di denunce"

"Non mi riconosco in questo Presidente della Repubblica e non mi pento di quello che ho detto. Macchè frontiere aperte! In tutto il mondo si controllano e difendono le proprie frontiere"

"Mattarella? Non mi pento Non ho paura di denunce"

"Non mi riconosco in questo Presidente della Repubblica e non mi pento di quello che ho detto. Macchè frontiere aperte! In tutto il mondo si controllano e difendono le proprie frontiere". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso della Telefonata su Canale 5.

Il leader della Lega non teme le denunce: "Io ho le spalle larghe. Se qualcuno mi denuncia non me ne può fregar di meno. Nel mio piccolo difendo i diritti e gli interessi dei cittadini italiani che potenti non sono". E sempre sulla polemica col Capo dello Stato era già intervenuto Salvini a margine della sua visita a Paganica, la frazione più popolosa dell’Aquila dove Salvini è tornato per conoscere le problematiche ancora irrisolte e lo stato dell’arte post sisma: "Sulle frontiere - ha proseguito Salvini - il mio problema è quello di non lanciare segnali pessimi come quello di Mattarella che fa presupporre che in Italia possa entrare tutto, non solo uomini, ma anche merci. Ci stanno inondando di latte straniero, riso straniero, carne straniera, formaggi stranieri, arance straniere, pomodori stranieri. Io vorrei che mangiassimo cose di casa nostra".

Il Pd intanto punta il dito contro Salvini. "Le parole di Salvini rivolte al Capo dello Stato sono inaccettabili. Salvini è offensivo e il suo è puro vilipendio", afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda in un’intervista a l’Unità. "In tempi tragici come i nostri - continua Zanda - in politica non servono demagoghi ma uomini di Stato. Salvini non è un uomo di Stato, è un demagogo. Salvini usa i suoi abituali argomenti beceri, l’insulto e la violenza verbale, ma questa volta lo ha fatto in modo ancora più grave, offendendo il Presidente della Repubblica e spacciando per vero ciò che è falso. Il presidente Mattarella è contro la clandestinità, non ha mai espresso la volontà di far entrare in Italia degli immigrati clandestini".

E ai dem risponde il leader del Carroccio: "Poichè ho visto che il Pd mi denuncia per vilipendio, colui che commette questo reato nei confronti degli italiani è in primis il signor Mattarella che non viene a fare due passi all’Aquila".

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