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Matteo Salvini e il "bacio gay": bufera sul fotomontaggio

L'associazione gay Omphalos ha lanciato una campagna contro il candidato sindaco di Perugia Andrea Romizi, reo di avere stretto un'alleanza politica con il "razzista, omofobo, transfobico e sessista" Matteo Salvini

Matteo Salvini e il "bacio gay": bufera sul fotomontaggio

Un fotomontaggio che vede Matteo Salvini scambiare un bacio gay con il sindaco di Perugia Andrea Romizi sta scatenando una vera e propria bufera sul web.

L'associazione Omphalos Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersex) Life di Perugia, creata nel lontano 19 settembre 1992, che su Facebook si presenta come tesa a "promuovere e garantire diritti umani e civili attraverso la rimozione delle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, e permettere ad ogni persona di potersi realizzare liberamente", ha lanciato una campagna contro il candidato sindaco di Perugia, l'avvocato Andrea Romizi, reo di avere stretto un'alleanza politica con il vicepresidente del Consiglio e leader della Lega Matteo Salvini.

Così l'associazione ha pensato bene, all'insegna dell'hashtag perugianonsilega, di rappresentare "simbolicamente" con un bacio gay l’alleanza perugina, accusando Romizi (esponente di Forza Italia) e Salvini di avere "posizioni apertamente razziste, omofobiche, transfobiche e sessiste". Il fotomontaggio ha scatenato migliaiai di commenti inviperiti sul web ma sembra non avere attirato le attenzioni dei protagonisti del montaggio. Al momento nessun commento da Salvini, mentre Romizi ha liquidato con una battuta ("sono raffreddato, me l’ha attaccato Matteo") la campagna stampa.

Sul web, invece, non sono mancate le parole forti a commento dello scatto. Hanno sicuramente preso male l'iniziativa provocatoria i fan di Romizi su Facebook. Ma non solo loro hanno criticato l'iniziativa. Un moderato commento è stato scritto da Claudio Iacono, che si è chiesto: "perché la provocazione di questa 'democratica' associazione è accettabile e quella dei manifesti pro-vita no! Sarà perché oramai si è perso il significato di democrazia? Quello che dicono 'loro' è democratico, se li contraddici sei omofobo!".

Carla Spagnoli, Presidente del Movimento per Perugia, ha scritto che "all’Omphalos non bastava quell’immagine oscena della Madonna ritratta come una 'drag queen' e non bastavano gli insulti e le provocazioni di qualche anno fa contro le 'Sentinelle in Piedi', 'colpevoli' ai loro occhi di aver manifestato pacificamente nel centro storico il loro pensiero a difesa della famiglia composta da un papà, una mamma e dei figli, famiglia soggetta da tempo ad un bombardamento propagandistico ostile che non ha precedenti… [...] Trovo proprio orrendo il fotomontaggio! Ma chi sono gli ideatori e gli autori dei manifesti dell’Omphalos? [...] Attaccano un sindaco che aveva sempre dato il patrocinio del Comune agli eventi Omphalos fino alla vicenda vergognosa della parodia della Madonna, uno schiaffo gratuito alla sensibilità dei cattolici, vicenda per la quale l’Omphalos non ha mai chiesto scusa".

È stato durissimo, invece, l'attacco della Omphalos al sindaco uscente di Perugia che si candida a guidare la città per un altro quinquennio. Per gli Lgbti perugini Romizi è un "supporter dei peggiori ambienti della destra ultracattolica e reazionaria". Secondo l'associazione le sue "colpe" sarebbero quelle di essersi opposto al riconoscimento dei matrimoni gay contratti all’estero, di essersi rifiutato di dare soldi pubblici al "Perugia Pride Parade" e di avere ostacolato il "caso Joan" (il riconoscimento di un bimbo con due "madri").

In un comunicato l'associazione omosessualista ha attaccato anche la Lega in merito al sostegno offerto al recente Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona.

"In quel raduno di oltranzisti e estremisti religiosi si sosteneva l’abolizione della legge sull’aborto, la cancellazione della legge sul divorzio e di quella sulle unioni civili, la criminalizzazione dell’omosessualità e il ritorno ad una società maschilista e patriarcale dove la donna è relegata a casa come semplice macchina riproduttiva", affermazioni, come hanno spiegato in lungo e in largo gli organizzatori e i relatori del Congresso veronese, destituite di fondamento perchè nessuno ha toccato queste tematiche mentre tutti hanno affermato che l'unico obiettivo del Convegno era quello di difendere la famiglia naturale, composta da un uomo e una donna aperti alla vita.

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