La loro «colpa»? Aver «analizzato criticamente» stralci del Mein Kampf «contestualizzandone il messaggio nell'ambito dell'attività curricolare». Tradotto dal burocratese: hanno studiato il «libro nero» di Adolf Hitler per comprendere meglio l'orrore del nazismo.
Studenti e docente di Italiano del liceo di Potenza meriterebbero un encomio, invece saranno tenuti a «dare chiarimenti» agli ispettori del ministero dell'Istruzione spediti da viale Trastevere per accertare «eventuali responsabilità». A non essere piaciuto al ministro Stefania Giannini (che voci di corridoio danno per non confermata nel prossimo governo) è la «dichiarazione di lettura» dei liceali potentini che, rispondendo ai un questionario del Miur, hanno indicato il Mein Kampf tra le letture «gradite» durante l'anno scolastico. «L'equivoco probabilmente è nato su quel gradito - spiega al Giornale un docente del liceo finito nella bufera -. L'idea di analizzare il testo hitleriano ci è venuta anche sull'onda delle polemiche nate all'indomani dell'iniziativa editoriale del Giornale che, tempo fa, abbinò il quotidiano all'acquisto del Mein Kampf». «In classe - sottolinea il docente - ci chiedemmo: è giusto mettere al bando un libro, soprattutto se la sua lettura può aiutarci a comprendere meglio fenomeni storici come il dramma dell'Olocausto?». Ovviamente la risposta fu «no», è così l'operazione «analisi del testo» ha avuto inizio. «Rispondendo al questionario del Miur - aggiunge uno studente - non pensavamo di scatenare una polemica, ma solo di far conto di un'iniziativa lodevole e che ci sta arricchendo culturalmente».
Peccato che al ministero la pensino diversamente, tanto da aver deciso l'invio degli ispettori, procedura che di solito viene adottata quando si commettono gravi negligenze o irregolarità tali da mettere qualcuno «sotto processo» (disciplinare). Roba da far rivoltare nella tomba Indro Montanelli, che in un articolo apparso sul Corriere della Sera del 27 novembre 1999, invitava «a distribuire la biografia di Hitler nelle scuole per educare i giovani a combattere il neonazismo».
«Toccasse a me precisava Montanelli (ma forse debbo ringraziare Dio che a me non sia toccato nulla) il Mein Kampf, che oltretutto è scritto da cani, lo farei leggere nelle scuole. E distribuire davanti agli stadi ai tifosi che sventolano le bandiere con la svastica».Il ministero dell'Istruzione prenda nota e invii gli ispettori magari nelle scuole che cadono a pezzi.
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