Meloni lancia l'"intergruppo" in vista delle amministrative

La leader di FdI: serve un coordinamento tra Lega, noi e azzurri per stendere il programma elettorale

Meloni lancia l'"intergruppo" in vista delle amministrative

Segnali di compattezza dal centrodestra. Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia all'indomani della loro divisione su opposte sponde e di fronte alla possibile nascita dell'intergruppo Pd-M5S-Leu organizzano la controffensiva. L'obiettivo è rappresentare con forza i valori comuni all'interno del governo, resistere alle spinte centrifughe e mantenere un dialogo e un coordinamento.

La richiesta, all'indomani del primo vertice «di maggioranza» tra Matteo Salvini, Antonio Tajani e Licia Ronzulli, è firmata da Giorgia Meloni. «Penso che l'intergruppo sia utile farlo nonostante il diverso posizionamento attuale dei partiti della coalizione», ha spiegato la Meloni. «Formulerò questa proposta a Salvini e Berlusconi e mi auguro possa essere accolta per portare avanti il programma elettorale comune».

La risposta del leader della Lega è un rilancio, all'insegna di un suo vecchio cavallo di battaglia: la federazione del centrodestra. «Sono stato io che avevo proposto la federazione del centrodestra, mi avevano detto di no, ma magari adesso i no si sono trasformati in sì. La ripropongo adesso. Si può fare, mantenendo la propria identità, chi in maggioranza, chi all'opposizione».

Il leader della Lega già a novembre aveva proposto un patto federativo. Il 21 novembre, di fronte alla difficile navigazione del governo Conte e ai primi tentativi di campagna acquisti parlamentare, Salvini aveva proposto una «federazione di centrodestra», a cominciare dai gruppi parlamentari, che «unisca i cuori e le teste», per presentare «proposte concrete comuni al governo» per «aiutare chi è stato penalizzato dal Covid».

Forza Italia per il momento osserva la situazione e attende che prenda davvero forma il nuovo scenario politico. «Non abbiamo le divisioni che ci sono all'interno della sinistra - spiega Antonio Tajani -. Ora si tratta di lavorare tutti insieme per dare risposte al Paese e di togliere la maglia del club per indossare quella della nazionale». Dentro Fratelli d'Italia è Isabella Rauti a raccogliere e rilanciare l'idea di questo coordinamento. «La proposta di un intergruppo tra le forze di centrodestra non arriva dopo ma a prescindere da quello tra Pd, M5S e Leu, anzi stupisce che la maggioranza al suo interno crei degli intergruppi con alcuni pezzi di essa. Per noi la proposta è un'altra: noi siamo all'opposizione mentre due forze della maggioranza di centrodestra sono in maggioranza, la proposta Meloni è quella di fare un coordinamento per il programma elettorale e affrontare con un impegno d'insieme le amministrative».

Chi è poco convinto è Giovanni Toti. «Non voglio essere scettico su tutto questo intergruppismo che è un anelito ulteriore di unità nazionale. Un intergruppo nel centrodestra? Se si farà noi ci saremo. Ci sono molte cose su cui dialogare e su cui immagino maggioranza e opposizione convergeranno».

Per la Lega è Alessandro Morelli a intervenire con un giudizio sostanzialmente sospeso sulla proposta.

«Se serve a ipotizzare una federazione, una sorta di nuovo modello per condividere alcune strategie, io ritengo che sia una cosa positiva» dice intervenendo ad Agorà. «Altrimenti se i leader, Berlusconi e Salvini, capiranno che c'è un tentativo di imbrigliare quello che il governo potrà fare per dare risposte vere agli italiani allora sarà una situazione totalmente diversa».

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