"La Lega per stare in un governo con i 5 Stelle sta dicendo sì a cose che fino a ieri sarebbe state impensabili. Non si può snaturare se stessi […]. Insomma, siamo molto distanti dal 'Prima gli italiani'". Giorgia Meloni lancia così il suo messaggio al Carroccio e, soprattutto, a Matteo Salvini, alleato di governo del Movimento 5 Stelle.
Il leader di Fratelli d'Italia, in un'intervista a Cultura Identità, l'allegato del Giornale che sarà in edicola domani, parla così dell'esecutivo gialloverde. Nella chiacchierata con Edoardo Sylos Labini, però, c'è anche spazio per la vita privata – a partire dalla figlia Ginevra –, oltre che per il lavoro e la vita istituzionale.
Dunque, l'affondo velato (ma neanche troppo...) al sindaco Virginia Raggi: "Roma è ormai una città allo sbando, senza guida, senza un’idea, senza un futuro alla sua altezza. Mi piange il cuore perché, invece, potrebbe essere una città capace di conciliare tradizione e modernità".
Più in là, il capo politico i Fdi commenta il trionfo elettorale in Abruzzo di inizio febbraio: "Siamo entusiasti della vittoria in Abruzzo di Marc Marsilio, primo governatore d’Italia. Siamo orgogliosi di aver proposto questa candidatura che si è dimostrata vincente, unificante e convincente".
Ecco, a proposito di unità del centrodestra, la Meloni critica l'alleanza di governo tra leghisti e pentastellati: "Ci sono tante cose lontane anni luce dal programma di centrodestra. Ognuno fa le scelte che vuole, quello che poso fare io è lavorare per costruire un’alternativa fresca, forte e coesa".
Ovvero? "Un grande movimento che definisco sovranista e conservatore […] Un grande movimento distinto ma alleato della Lega che possa riportare all’Italia un governo forte e chiaro, perché il sentimento maggioritario degli italiani è di centrodestra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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