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Meloni-Salvini distanti. "Serve un chiarimento"

La leader Fdi: "La Lega predilige M5s e Pd". Il sarcasmo di Matteo: "Lavoro sulle bollette"

Meloni-Salvini distanti. "Serve un chiarimento"

La tensione resta alta. E lo scontro tra i partiti di centrodestra, generato dalle divisioni sulla strategia quirinalizia, non accenna a placarsi. Il giorno dopo l'appello alla pacificazione lanciato su Rtl da Matteo Salvini - «Un messaggio a Giorgia Meloni? Oggi è San Valentino, quindi non può che essere un dolce biglietto: superiamo incomprensioni, interessi di parte. La gente non vuole litigi e battibecchi. Sto lavorando con Berlusconi e Meloni perché solo uniti si vince» - arriva la replica non proprio condiscendente della leader di Fratelli d'Italia. «Per me c'è un problema di posizionamento, poi voglio bene a tutti e ho sempre lavorato per l'unità però credo che un chiarimento politico serva», chiede, suggerendo che l'esperienza di governo di unità nazionale stia facendo avvicinare gli alleati di centrodestra che sostengono Mario Draghi a Pd e Cinquestelle. «Non è un problema di incomprensioni, se così fosse, sarebbe più facile affrontarli» dice sempre a Non Stop News. «Io con Fratelli d'Italia lavoro per un centrodestra forte e orgoglioso che non rincorra le sirene della sinistra e su questo non abbiamo lo stesso punto di vista. Se si hanno alleati che prediligono l'alleanza di governo con Pd e M5s è un problema di merito, di posizionamento. Non è che non vado al governo col Pd perché mi sta antipatico Enrico Letta, non vado perché ritengo che il Pd abbia una visione diametralmente opposta o molto diversa dalla mia. Salvini dice noi abbiamo scelto l'Italia ma che vuol dire? Perché per me vuol dire portare avanti la visione di cui il centrodestra è portatore. La Lega non voleva l'obbligo vaccinale e c'è l'obbligo, era contraria al Green Pass e c'è, sono contrari all'immigrazione illegale e continuano a sbarcare migliaia di immigrati». E Francesco Lollobrigida aggiunge: «Nulla di personale con Salvini, ma serve chiarezza».

La replica del leader della Lega punta ad accendere i riflettori sulla fatica dello stare al governo contrapposta alla facile protesta di chi si trova all'opposizione. «Sto lavorando per ridurre le bollette di luce e gas. I chiarimenti li faccio con chi deve mettere dei soldi nelle tasche degli italiani non mi interessano le polemiche. Non commento le polemiche. Siamo in un governo che deve portare l'Italia fuori dalla pandemia, se qualcun altro preferisce stare fuori, faccia».

Quel che è certo è che il derby per la supremazia nel centrodestra è sempre più aperto. E Fdi punta a capitalizzare e ad allargare il vantaggio che la divide dalla Lega, apparentemente decisa anche a rischiare di lasciare qualche voto a destra pur di aumentare la propria percezione di forza credibile e responsabile.

La media sondaggi settimanale di Termometro Politico assegna al partito di Giorgia Meloni il 20,9% a fronte del 21% del Pd, con la Lega al 17,8% e Forza Italia all'8,3% Il centrodestra nel suo complesso, insomma, tocca quota 47% e si propone come forza in grado di governare con un'ampia maggioranza, qualunque legge elettorale dovesse essere approvata nella coda della legislatura.

Ma in questa fase la somma, per dirla con Totò, rischia davvero di non fare il totale.

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