Meloni in stampelle: "È la rappresentazione perfetta del Conte Ter"

Giorgia Meloni, leader di Fdi, poco prima dell'incontro con il Presidente della Repubblica si è presentata alla riunione del centrodestra in stampelle: "È la rappresentazione perfetta di come nasce un Conte-ter"

Meloni in stampelle: "È la rappresentazione perfetta del Conte Ter"

È l'ultimo giorno di consultazioni tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e i rappresentanti delle varie forze politiche. Queste sono iniziate il 27 gennaio al Qurinale, dopo la celebrazione della Giornata della Memoria. I primi ad essere stati ascoltati, come prassi vuole, sono stati: la Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico. Oggi, invece, è il turno del centrodestra e del Movimento 5 stelle.

La prima ad essere sentita, questo pomeriggio, sarà Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, la quale si è presentata alla riunione della coalizione, di poco precedente all'incontro con il Presidente della Repubblica, zoppicante e con le stampelle. "È la rappresentazione perfetta di come nasce un Conte-ter. Un governo zoppo...", risponde con una stoccata ai cronisti interessati alle sue condizioni di salute.

Appare chiaro, dunque, come per altro ribadito da giorni, il suo, e dei parlamentari che guida, deciso "no" ad un possibile Conte Ter che, inoltre, nelle ultime ore sembra avere sempre meno possibilità di concretizzarsi.

"Ho sentito le parole di ieri del presidente Berlusconi e non mi pareva che fosse interessato all'ipotesi di un Governo Ursula. Una maggioranza Ursula a me preoccuperebbe, penso che l'Italia abbia bisogno di un Governo di patrioti, non di un Governo sedicente europeista che si confonde e fa gli interessi di Francia e Germania. Noi abbiamo già un Governo sedicente europeista" ha risposto, questa mattina, durante un'intervista su Rai Radio 1, a chi le chiedeva cosa ne pensasse di un possibile sostegno di Forza Italia al governo. Sottolineando, inoltre, la visione europea di Fratelli d'Italia che, a detta della Meloni, a differenza del governo Conte, ha come obiettivo il soddisfacimento degli interessi italiani e non "quelli francesi e tedeschi".

Una Meloni pronta a prendere le difese anche di Forza Italia e dell'unità della coalizione. Ha tenuto ad evidenziare il fatto che tutti i partiti dell'alleanza premono per andare alle elezioni: "Mi pare che la compattezza del centrodestra sia stata nei fatti, l'opzione su cui tutti siamo tutti d'accordo è quella elettorale. Proprio perché praticabile sarebbe quella più giusta. Non ho motivo di credere che le cose cambieranno".

Se così non fosse stato, altrimenti, ha concluso: "Il centrodestra sarebbe stato devastato dai tentativi di acquisizione di senatori fintamente responsabili, in realtà voltagabbana. Conte si è dovuto dimettere perché non è riuscito a convincere questi esponenti a sostenerlo".

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