Cronache

Merkel regina della crisi sogna il quinto governo. "La cancelliera è tornata"

Sondaggi boom: per i tedeschi ha gestito bene l'emergenza. "È di nuovo nel cuore del Paese"

Merkel regina della crisi sogna il quinto governo. "La cancelliera è tornata"

E se alla fine di 15 anni di regno ininterrotto sulla Germania, l'unico successore di Angela Mekel fosse ancora Angela Merkel? Fino a qualche mese fa nessuno ci avrebbe scommesso uno pfennig, un centesimo del vecchio marco tedesco. Anzi. Da quando la stessa Merkel in crisi di consensi in seno al partito lasciò la guida della Cdu a dicembre 2018 nelle mani di Annegret Kramp-Karrenbauer (Akk, che ha già fallito ed è in attesa di essere sostituita), in molti credettero che la cancelliera venuta dall'est non sarebbe neppure arrivata alla fine naturale di questa legislatura nell'autunno del 2021.

Le incessanti incursioni elettorali dei sovranisti di AfD sul lato destro, le brutte figure inanellate dalla sua ormai ex delfina Akk, l'ascesa inarrestabile dei Verdi erano solo alcuni dei segnali che indicavano l'ineluttabilità del Merkeldämmerung, l'ormai avviato crepuscolo della quattro volte guida del governo. Fino a pochi mesi la cancelliera non appariva solo politicamente finita ma anche acciaccata nel corpo dopo alcuni forti episodi di tremore che l'avevano colpita in pubblico. L'esplosione della pandemia di coronavirus sta invece infondendo nuova linfa nei suoi polsi e le rilevazioni demoscopiche sulla sua popolarità non fanno che confermarlo. Un sondaggio Forschungsgruppe Wahlen - Politbarometer realizzato per Die Zeit mostra che l'80% dei tedeschi valuta positivamente l'operato della cancelliera contro il 65% di inizio anno. Nello stesso periodo gli insoddisfatti sono passati dal 32 al 17%.

Insomma, Angela non trema più ma è tornata di prepotenza nel cuore dei tedeschi. Non che ne fosse mai del tutto uscita. Quando abbandonò la guida del partito, Merkel era sfibrata da AfD e criticata dai colleghi per essere diventata la leader dei rifugiati. Eppure anche in quei giorni difficili il 55% degli elettori era con lei.

La calma serafica con cui oggi gestisce la crisi del coronavirus e il suo piglio da scienziata (Merkel ha un dottorato in chimica quantistica) hanno ricordato ai tedeschi che nessuno meglio di lei sa affrontare le emergenze, placare gli animi e puntare dritta ai risultati.

A Natale 2018 Merkel assicurò che il quarto mandato alla guida del governo sarebbe stato l'ultimo e che non avrebbe cercato nuovi incarichi né a casa né in Europa. Ma se il perdurare della crisi - prima sanitaria e poi economica - la richiamasse al suo dovere di guida dei tedeschi, potrebbe tirarsi indietro? Nessuno può rispondere per lei. Quello che si può osservare, però, è che Merkel ha i sondaggi e gran parte della stampa dalla sua. Ai tedeschi e all'establishment piace anche come la sua forza ritrovata segnali la fine dell'onda lunga per AfD, ormai ferma al 10%.

Purtroppo per la cancelliera, però, i tedeschi non eleggono direttamente il capo del governo ma votano per i partiti che lo sosterranno in Parlamento. I liberali non hanno i numeri per sostenere un quinto governo Merkel e i socialdemocratici hanno ormai capito che governare con lei non rende. Forse i Verdi potrebbero farci un pensierino.

Come sempre per Angela Dorothea il problema non è la propria forza, quanto la debolezza di chi le sta attorno.

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