Mondo

Merkel spiata dagli Usa con l'aiuto dei danesi. Berlino: "Inaccettabile"

Concessa agli americani una stazione di ascolto. Macron al fianco della cancelliera

Merkel spiata dagli Usa con l'aiuto dei danesi. Berlino: "Inaccettabile"

Nel corso della sua carriera, Angela Merkel ha stretto una grande amicizia con Barack Obama. La cancelliera venuta dall'est e il primo presidente afroamericano si sono sempre capiti, piaciuti, invitati e ricevuti con grandi onori. Con il tempo Angela, cresciuta sotto gli occhiuti sguardi delle spie della Ddr, ha saputo perdonare all'amico Barack il tentativo, svelato nel 2014, del servizio di intelligence statunitense Nsa di mettere sotto controllo il suo telefono. Quello che la cancelliera non sapeva è che l'agenzia di intelligence militare della Danimarca - il Servizio per le informazioni della difesa Forsvarets Efterretningstjeneste (FE) ha aiutato gli americani a raccogliere informazioni su di lei e altri politici europei. Il FE avrebbe concesso in uso alla Nsa la stazione di ascolto Sandagergard, nei pressi di Copenaghen. Ad accomunare le spie americane con quelle danesi ci sarebbe l'utilizzo del programma di ascolto X-Keyscore, ideato proprio dalla Nsa.

Lo ha svelato la Süddeutsche Zeitung inserendo nella lista degli «spiati» nel periodo 2012-2013 l'allora ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier, diventato nel frattempo presidente federale della Germania e l'ex ministro delle Finanze Peer Steinbrück. La lista include politici in Francia ma anche Svezia e Norvegia, due paesi scandinavi con legami culturali, sociali ed economici molto stretti con la Danimarca. Il fatto era noto a Copenaghen, come confermato dall'emittente danese DR, secondo cui la ministra della Difesa danese Trine Bramsen era stata informata dell'accaduto nel 2020. Il che spiega perché un mese dopo il ministero degli Esteri di Copenaghen lasciò cadere la candidatura dell'ex capo del FE, Thomas Ahrenkiel, ad ambasciatore del regno scandinavo a Berlino.

Non è chiaro se la Danimarca abbia espressamente autorizzato gli Stati Uniti a usare il suo sistema di sorveglianza per spiare i suoi vicini: l'unica certezza è che il FE non ha informato i colleghi degli altri paesi europei e oggi l'imbarazzo a Copenaghen è grande. «L'intercettazione sistematica di alleati stretti è inaccettabile», ha messo le mani avanti Bramsen. Ma la catena delle reazioni era già partita: il presidente francese Emmanuel Macron e la stessa Merkel hanno dichiarato di aspettarsi spiegazioni. «Questo non è accettabile tra alleati, e ancor meno tra alleati e partner europei», ha detto Macron, con Merkel che ha aggiunto: «Posso solo ripetere le parole del presidente francese», in una conferenza stampa al termine di un vertice franco-tedesco. Anche la Norvegia «prende la questione sul serio».

E se Francia e Norvegia sono due paesi alleati della Germania, della Danimarca e degli Stati Uniti in ambito Nato, l'irritazione è massima in Svezia, che si fa vanto della sua neutralità. «Chiediamo di essere pienamente informati sulle questioni riguardanti i cittadini, le aziende e gli interessi svedesi», ha affermato il titolare della Difesa del governo di Stoccolma, Peter Hultqvist.

Pungolati dalle opposizioni e dal risentimento dei propri cittadini, i governi europei sono obbligati al gioco delle dichiarazioni con cui esprimono stupore e minacciano conseguenze: è vero però che mentre si scambiano informazioni sull'estremismo islamico o l'eversione politica, le intelligence alleate non hanno mai perso un'occasione di spiare in casa dei propri vicini.

Il problema nasce quando queste attività segrete diventano di pubblico dominio.

Commenti