Benvenuti al matrimonio in cui tutto è gonfiabile. Eccetto la sposa. Bella «bambola» sì, ma rigorosamente in carne ed ossa (almeno speriamo). La chiesa anglicana ha dato il suo «yes» per celebrare le nozze all'interno delle inflatable church (chiese gonfiabili), costruzioni plastificate che stanno alla parola di Dio come le idee dei Cinque Stelle stanno alla parola di Grillo; come dire: una cosa seria, ma neanche tanto. È l'Inghilterra la patria di questi edifici-pallone, dove «l'aria del Signore» è pompata tanto da un buon prete quanto da un ottimo compressore.
Da quando una decina d'anni fa l'artista Mike Gill disegnò il primo prototipo, in Gran Gretagna è stato tutto un elevarsi di altari, absidi e campanili (anche se una campana con batacchio gommato pare emetta un rintocco fesso assai).
Grazie a un'abile campagna pubblicitaria (si è fatta circolare la voce che perfino la regina Elisabetta avesse ordinato una inflatable church per i giardini di Buckingham Palace) sono nate ditte specializzate che, per 5 mila sterline, montano e smontano in giornata un sacro tempio rimbalzante.
Fatto sta che il volume di affari è aumentato sempre più, grazie soprattutto all'originalità di sposi gasatissimi da una location ideale per soffiare il fatidico sì all'orecchio del partner.
Poi, visto che da cosa nasce cosa, dai matrimoni si è passati pure a cresime, battesimi e comunioni, con le chiese gonfiabili che sono spuntate nei giardini privati (dei ricchi) e nelle periferie urbane (dei poveri) di mezza Europa. In estate, però, le città si svuotano e allora anche le inflatable church tendono a traslocare dove ricchi e poveri vanno in vacanza, cioè al mare e/o in montagna.
In Italia le chiese gonfiabili hanno fatto boom (in senso buono) grazie alle Sentinelle del mattino, un gruppo di entusiasti evangelizzatori cristiani che portano ovunque (spiagge comprese) l'insegnamento di Cristo.
Animatore della comunità religiosa è il sacerdote veronese don Andrea Brugnoli che, per le sue istanze «rinnoviste», si è fatto nel mondo del vecchio clero più nemici che amici. Non è un caso infatti che le sue «sentinelle» siano state a più riprese boicottate. Ma senza mai riuscire a eliminarle del tutto. Tanto che ancora oggi i ragazzi di don Andrea continuano ad accendere le loro «luci nella notte», possibilmente sempre sulle spiagge e sotto il tetto di stelle di una maxi chiesa gonfiabile. «Portiamo Gesù Eucaristia in riva del mare - viene spiegato nel sito delle Sentinelle del mattino -. Durante le missioni entrano in questa chiesa fino a mille fedeli».
La chiesa gonfiabile è una struttura lunga 35 metri e larga 15: è composta da 6 moduli e un recinto.
«Un enorme abside crea lo spazio per l'altare e la presenza di Gesù - raccontano le sentinelle evangelizzatrici -. All'ingresso c'è una bussola per impedire ai curiosi di vedere quel che avviene dentro. Per viverla occorre entrare nella nostra chiesa che, benché gonfiabile, è una vera e proprio tempio del Signore».
E non manca un'opzione anche per chi
vuole optare per il fai-da-te religioso: «Se vuoi usarla per la tua comunità, prendi contatto con il Centro che te l'affitterà volentieri, Ma solo per evangelizzare».Perditempo e non timorati di Dio sono pregati di astenersi.
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