Lo scontro con la Francia per i fatti di Claviere rischia di risollevare lo scontro tra Parigi e Roma. Mentre il governo è impegnato a licenziare la manovra, la questione dei migranti continua a tenere banco in Europa. Con Merkel, Conte e Macron che si trovano su fronti contrapposti.
Oggi Conte è andato al Senato in vista del Consiglio Europeo del 18 ottobre e ha presentato quanto riferità agli altri colleghi capi di Stato e di governo. Oltre a dirsi "orgoglioso" della "manovra che porterò a Bruxelles, il premier si è concentrato anche sulla questione dei movimenti secondari di immigrati e sui respingimenti dei richiedenti asilo che, soprattutto la Germania, vorrebbe accelerare. Nell’ambito delle discussioni europee sulla gestione migratoria, - ha detto Conte - "non accetteremo accelerazioni sui movimenti secondari" se non ci saranno, parallelamente, passi avanti anche su altri fronti. E nel dirlo Conte si riferiva "a quei leader europei che hanno più a cuore questa parte" sui movimenti secondari, tra cui c’è in particolare la Germania.
L'accordo tra Seehofer e Salvini, infatti, è ormai su un binario morto.
Berlino vorrebbe rimandare nel Belpaese i cosiddetti dublinanti, ma il ministro dell'Interno italiano non intende firmare alcun patto se i rimpatri non saranno "a saldo zero". Se, cioè, per ogni immigrato che torna a Roma non ne parte uno diretto verso la Germania.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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