Migranti, Salvini promosso ma ora lavoro e tasse giù

Il 60% degli italiani chiedono al governo la gestione dell’immigrazione ma per l’82% dei connazionali la priorità è rappresentata da necessarie politiche per l’occupazione così come per il 71% la pressione fiscale necessità di una riduzione, come dire ok Salvini molto meno Di Maio. Secondo un sondaggio dell’Istituto Demopolis il rilancio dell’economia è necessario per il 68% dei nostri connazionali così come l’efficienza della sanità pubblica, per il 67%, e la sicurezza ed il contrasto alla criminalità priorità del 65%. Facendo una valutazione sulle problematiche, più e meno avvertite, scaturisce una chiara sottolineatura di quanto si percepisca dall’attività dei relativi dicasteri. Quanto meno alta è la percentuale delle problematiche, tanto più i riferimenti dell’esecutivo hanno dato soluzioni o migliori aspettative. Se il 60% chiede una migliore gestione dell’immigrazione, e quindi un problema prioritario nel Paese (60%), questa non sarebbe una problematica rilevante rispetto all’area in cui vive per il 38%. Solo un 33% non ritiene preoccupante la presenza di extracomunitari.

Se la bassa percentuale sia legata alle politiche di Salvini o ad una connotazione geografica non è facile evidenziarlo. Ma se fino all’avvento del governo giamaicano molto ruotava intorno alla migrazione, con relativa preoccupazione per la sicurezza e la criminalità, in questi mesi di polemiche i due dati scendono come, parallelamente salgono le quotazioni della Lega. In modo inverso, come già affermato, salgono le preoccupazioni su lavoro-economia e tasse e non si consolida, o si accresce, la percentuale rispetto allo scorso maggio del partito di Di Maio e compagni.

Mentre le europee si avvicinano sempre più, e le frizioni interne non si placano malgrado le fughe in avanti e le retromarce, le polemiche si intervallano giorno dopo giorno per il buon lavoro del pompiere Conte.