"Non potremo accogliere altri milioni di persone che partono dall'Africa, ma dobbiamo fare in modo che vivano bene là. Investendo tanti milioni di euro, a cominciare dai paesi del Nordafrica. E quelli che possiamo accogliere dobbiamo accoglierli bene, non come schiavi sfruttati nella raccolta dei pomodori". Lo ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, intervenuto alla sessione conclusiva della Settimana Sociale, nel corso della quale è stato intervistato sul palco dal direttore di Avvenire Marco Tarquinio. "Negli ultimi anni - ha ricordato Tajani - il flusso migratorio è gravato tutto sulle spalle dell'Italia, della Grecia e della Spagna: per questo il Parlamento Europeo ha aperto una procedura di infrazione per i paesi che non hanno accolto". Secondo il presidente del Parlamento Europeo, "una presenza non controllata di immigrati crea un fenomeno di rigetto. Per questo - ha scandito - insisto su un piano Marshall per l'Africa che permetta di creare condizioni di vita accettabili in loco".
In merito ai fatti della Catalogna poi ha spiegato: "Non credo assolutamente alle piccole patrie. Patria è il luogo dove siamo nati. Ma non il luogo piccolo.
La mia patria non è il Lazio: l'Italia esisteva ben prima dell'unità raggiunta a metà dell'800. Nessuno intende riconoscere l'indipendenza della Catalogna, si tratta di una volontà politica di una minoranza che non ha avuto la forza di far tenere un referendum valido".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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