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Milano ostaggio dei "maranza". La battaglia della Brambilla: più soldi al fondo per l'infanzia

La parlamentare: "I reati compiuti dai minori sono in aumento". La Lega: test per stranieri

Milano ostaggio dei "maranza". La battaglia della Brambilla: più soldi al fondo per l'infanzia
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In Italia, ma soprattutto a Milano, da tempo esiste un problema di sicurezza legato alla cosiddetta cultura "maranza", ossia quel movimento costituito prevalentemente da giovanissimi immigrati, di solito, minorenni, che non hanno sviluppato una coscienza civica e sono tra i principali responsabili dei fenomeni di violenza. "I reati compiuti da minorenni sono in aumento", ha dichiarato Michela Vittoria Brambilla (foto), presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza al termine di una serie di incontri a Milano, sottolineando un'evidente mancanza di empatia e un'escalation in corso.

"Le risorse non bastano mai e non è sufficiente il Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, che dovrebbe togliere questi giovani dalle strade e che però ha una dotazione insufficiente a svolgere questo compito. Confido nell'impegno di tutti nell'aumentare sempre più questo tipo di dotazione che però almeno in questo momento è una realtà per i prossimi tre anni. Questo è quindi un dato positivo", ha proseguito l'onorevole. "Milano è un centro internazionale per quanto riguarda l'istruzione, l'economia e l'accoglienza. Di questo ci rallegriamo ma occorre essere molto attenti perché il rovescio della medaglia è un problema di degrado anche dal punto di vista della criminalità e della microcriminalità", ha detto ancora Brambilla, che ha in programma sopralluoghi nei quartieri ritenuti a rischio come San Siro, Corvetto e il parchetto di Rogoredo.

Tutte le istituzioni, ha voluto sottolineare l'onorevole, "hanno un'unità di intenti, che è quella che abbiamo visto anche nel sindaco Sala, da parte del governo nazionale c'è un'attenzione importante verso Milano. Tutti insieme non possiamo che prendere atto delle difficoltà perché a Milano oggi c'è il 10% dei minori non accompagnati in Italia".

È un tema sul quale si stanno confrontando sempre più spesso le amministrazioni comunali ma anche le forze dell'ordine, alle prese con un nuovo tipo di criminalità. È anche per questo motivo che la Lega ha avanzato una proposta di legge, cosiddetta "anti-maranza", che ha come pilastro principale la stretta sulla cittadinanza che prevede criteri più stringenti per l'ottenimento ma anche maggiore facilità per perderla.

In particolare si vuole introdurre un test di "integrazione" per i soggetti nati in Italia e che, dopo il raggiungimento del 18esimo anno di età, desiderano diventare cittadini italiani. Tramite questo test verrebbe valutata la conoscenza della lingua italiana ma anche quella delle leggi fondamentali che regolano la vita sociale. Un passaggio che si somma alla fedina penale pulita.

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