Erica OrsiniLondra Hanno postato le loro minacce su Instagram come fossero i messaggi che si mandano gli adolescenti. Due uomini a viso coperto con un accento londinese, ridacchiano mentre celebrano la nuova strage appena avvenuta in Belgio e promettono che adesso toccherà a Londra. «In Belgio l'aeroporto è esploso.... Heathrow» farnetica uno di loro facendo riferimento al più importante aeroporto britannico. «Gatwick, Downing Street, mi hai capito fratello?», completa il discorso l'altro. A causa della maschera i due uomini non sono riconoscibili, ma gli esperti sono certi che si tratti di due militanti dell'Isis con base in Siria che hanno utilizzato un Internet cafe per inviare le loro minacce. Il video e' stato scoperto dal MEMRI, l'Istituto di ricerche sul Medio Oriente di Washington che si occupa di monitorare la propaganda in rete. Si teme anche che i due siano stati addestrati da Junaid Hussein, un cyber-hacker di Birmingham e uno dei maggiori reclutatori dei terroristi, che sarebbe stato ucciso da un drone americano lo scorso agosto. Subito dopo gli attentati di Bruxelles, il governo aveva convocato una riunione urgente del Cobra, l'organismo che si occupa di gestire le crisi, e il livello di allerta è stato portato allo stato 4, quello degli attacchi «probabili» anche se non «imminenti». Il numero degli agenti che pattugliano le strade della capitale è stato rafforzato e si moltiplicano ogni giorno gli appelli alla collaborazione lanciati ai cittadini dalla Polizia Metropolitana. I servizi ritengono che, attualmente, vi siano in Siria almeno 400 estremisti britannici e più o meno lo stesso numero abbia già fatto ritorno in patria. Sembra che nei giorni scorsi, per festeggiare il «successo» degli attacchi in Belgio i fanatici del terrore abbiano lanciato un sondaggio in rete chiedendo quale dovrebbe essere il prossimo obiettivo. «Di che colore sarà la Torre Eifell nel prossimo attacco?», si legge nella pagina di un forum jihadista, dopo che il simbolo della Francia si era illuminata con i colori della bandiera belga.Al vertice della macabra classifica è risultato il Regno Unito.
Proprio nell'ultimo mese alcuni documenti segreti dello Stato islamico, trasmessi ai media inglesi dal quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung, hanno reso pubbliche le identità di un vasto numero di jihadisti e reclutatori finora sconosciuti. Quattordici pagine con nomi e cognomi, data di nascita, attuale residenza e dettagli del reclutatore. Tra questi vi sono combattenti provenienti da Arsenal e da Finsbury Park, nella zona nord di Londra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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