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Il ministro Giannini a Teheran: il suo capo è coperto dall'hijab

In Iran l'hijab è imposto dalla legge. La mancata osservanza può portare all’arresto. La Giannini si adegua, ma quando Rohani è venuto in Italia sono state coperte i nudi dei Musei Capitolini

Il ministro Giannini a Teheran: il suo capo  è coperto dall'hijab

Da Teheran arrivano le prime fote del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini col capo velato per onorare i costumi dell'Iran. Qui, infatti, l'hijab è imposto dalla legge. Un obbligo la cui mancata osservanza può portare all’arresto.

Da ieri la Giannini accompagna Matteo Renzi nella sua due giorni in Iran. Nelle immagini, scattate nel corso di una visita al museo archeologico di Teheran e al Business Forum degli imprenditori, il ministro dell'Istruzione ha coperto il capo con l'hijab che in Iran è appunto imposto dalla legge. La mancata osservanza di questo obbligo, che affonda le proprie radici nella religione islamica, può portare all'arresto. Da qui la decisione della Giannini, come già altri politici in visita in altri Paesi di fede musulmana, di adeguarsi.

Peccato che lo stesso non è avvenuto quando lo scorso gennaio il presidente iraniano Hassan Rohani ha fatto visita al Campidoglio. In quell'occasione lo staff di Renzi si è adoperato perché venissero coperte da pannelli bianchi su tutti e quattro i lati alcune statue di nudi conservati nei Musei Capitolini. Le opere erano state "inscatolate" per non offendere Rohani e per non mettere in difficoltà i media iraniani che lo hanno seguito nel viaggio diplomatico in Italia.

Ne è venuta fuori una polemica senza fine che ha porta alla capitolazione di qualche testa e all'apertura di una indagine interna.

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