Eppur si muove. A quanto risulta al Giornale l'Audit della Rai è pronto ad affrontare la questione Report. La pratica è stata finalmente istruita: presto si capirà quanto c'è di vero nella lettera anonima arrivata in commissione di Vigilanza nei giorni scorsi, nella quale si ipotizza che il conduttore Sigfrido Ranucci si sia macchiato di comportamenti poco chiari (avances sessuali, servizi montati «a tesi»), stando a quanto viene riferito nella lettera dove si fanno nomi e cognomi di almeno tre giornaliste. Tesi che lo stesso Ranucci respinge con forza, tanto da aver presentato una denuncia lo scorso 5 agosto alla Procura della Repubblica tramite i carabinieri di Torvajanica al fine di fare chiarezza. L'istruttoria, riferiscono fonti interne a Viale Mazzini, nasce dall'esigenza di tutelare il servizio pubblico, la trasmissione di inchiesta e lo stesso conduttore. Come si legge dalla denuncia anticipata dal Giornale, la missiva gira da mesi (c'è chi dice dal 2017) e sarebbe stata inviata a vari soggetti dentro e fuori la Rai, tra cui alcuni componenti della Vigilanza. Tanto che oggi la commissione bicamerale di controllo sulla tv di Stato oggi ha affrontato il tema in un ufficio di presidenza.
L'audizione del direttore di Raitre Franco Di Mare, richiesta perché lo stesso Di Mare è stato tirato in ballo da Ranucci come persona informata dei fatti, non è al momento all'ordine del giorno. Anzi, la Vigilanza potrebbe convocare prestissimo l'Ad Carlo Fuortes e il capo dell'Audit. Il tempo di definire le comuni agende.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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