Non è l'elisir di lunga vita, non è la formula della Coca Cola. Ma è il brevetto di un prodotto altrettanto ricercato: una crema antirughe. Finito al centro di una battaglia legale che contrapposti un ex monaco e la multinazionale della cosmesi L'Oréal.
Come racconta la stampa internazionale, Dennis Wyrzykowski ha fatto causa al colosso francese. L'ex monaco americano, che guida la charity religiosa Teresian Carmelites di Millibury in Massachussets, accusa L'Oréal di violare con un proprio prodotto i diritti brevettuali sulla formula di un ritrovato anti età. La charity di Wyrzykowski vende dal 2009 online la crema sotto il nome di Easeamine al prezzo di 65 dollari al tubetto. Non certo una cifra da occasione, ma a fin di bene: i fondi raccolti vengono donati ai poveri.
Il peccato dell'azienda di cosmetici sarebbe quello di commercializzare invece la stessa crema con il proprio marchio a scopo di lucro. Il prodotto in questione si chiama Revitalift, è molto conosciuto e molto venduto in tutto il mondo. Costa circa 12-13 euro al barattolo. «L'Oréal saccheggia i poveri», attacca il religioso. Nell'azione legale a Wyrzykowski e alla sua società, la Carmel Laboratories LLC, si è unita la University of Massachusetts Medical School. Secondo i promotori della causa depositata presso il tribunale distrettuale del Deleware, è stata infatti l'università a sviluppare la tecnologia alla base del prodotto concesso in licenza alla Carmel nel 2009. A ispirare l'antiaging conteso ci sarebbe la scoperta da parte di due scienziati dell'ateneo UMass delle proprietà dell'adenosina. Un composto chimico individuato nelle cellule del cuore, in grado di ridonare elasticità alla pelle.
L'azienda che commercializza Revitalift, dal canto suo, ha chiesto al giudice di respingere le richieste. I legali del gruppo francese sostengono che l'utilizzo dell'adenosina nei suoi prodotti non sia affatto coperto dal brevetto dell'università americana. «Ammiriamo il lavoro» dell'associazione di Wyrzykowski, hanno spiegato gli avvocati. «Ma non troviamo alcun fondamento in quanto ci viene contestato. Abbiamo espresso questo punto di vista in molte conversazioni avute con i Teresian Carmelites e i suoi consulenti legali negli ultimi due anni». Mark Shelton invece, portavoce della UMass Medical School, ha precisato che l'ateneo non è coinvolto nella redazione o nella presentazione della denuncia contro L'Oréal. Tuttavia è entrato nella vicenda perché è tenuto a proteggere il contratto di licenza con la Carmel. Mentre James Dobson Jr., fisiologo cardiovascolare in pensione, uno dei due scienziati che hanno svelato le virtù dell'adenosina, ha sottolineato che la scoperta valeva potenzialmente milioni di dollari. «Se sapessi che qualcuno sta violando il brevetto ne sarei molto turbato», ha dichiarato. E si è detto preoccupato anche perché i proventi della tecnologia venivano usati «per una causa molto nobile».
I Teresian Carmelites hanno perso il riconoscimento della Chiesa cattolica nel 2008, ma a quanto spiega il fondatore la comunità ha continuato la sua attività senza scopo di lucro e conta oggi circa 15 membri.
Non è noto quanto denaro abbia chiesto il monaco come risarcimento danni, né se abbia intenzione di devolvere anche questo in beneficenza. La guerra in tribunale è appena cominciata, intanto però per L'Oréal è arrivata un po' di ottima pubblicità: se Revitalift è tanto contesa infatti, allora funziona davvero...
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