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Montanelli lo diceva già 30 anni fa: "Per i terroristi l'Italia è casa loro"

Nel 1985, all'indomani dell'attacco dei militanti dell'Olp a Fiumicino, il direttore de Il Giornale scriveva in guarda: "Casa è casa loro". Dopo 30 anni nulla è cambiato

Montanelli lo diceva già 30 anni fa:  "Per i terroristi l'Italia è casa loro"

Correva l’anno 1985. L’Italia era da poco uscita dagli ‘anni di piombo’ del terrorismo rosso e nero, ed ecco che il 27 dicembre un gruppo di 4 palestinesi legati all’Olp compie una strage all’aeroporto di Fiumicino uccidendo 16 persone e ferendone un centinaio. Il giorno seguente l’editoriale di Indro Montanelli, all’epoca direttore de Il Giornale, usa parole molto dure nei confronti della politica del governo e non solo. Parole che sembrano quanto mai attuali.

"Che l'Olp - scrive Montanelli - abbia trovato in Italia non solo larghe tolleranze da parte di certe forze politiche, ma anche simpatie e complicità in certi strati della popolazione, è risaputo". Ma, soprattutto, prosegue Montanelli: “per il terrorismo palestinese, casa nostra è casa sua. Ed è da questo dato di fatto che dobbiamo prendere le mosse, se vogliamo fare un po' di pulizia. Ma vogliamo realmente farla?"

Premesso che le posizioni sul conflitto medio-orientale dividono tutt’ora il mondo politico italiano ma che nessun partito ha mai parteggiato per l’Isis, resta evidente che sull’integrazione dei migranti la sinistra sia molto permissiva e tollerante anche se il contesto storico in cui viviamo richiederebbe una maggiore prudenza nell’accogliere tutti indistintamente. Se, poi, è pur sempre vero che il terrorismo palestinese aveva una natura ben diversa da quella dell’Isis, è inquietante notare come per il terrorismo islamico casa nostra sia casa sua. È di oggi la notizia che Mohamed Lahaouiej Bouhlel. l’attentatore di Nizza, non solo è stato in Puglia ma, stando a quando rivela Libero, lo scorso 4 ottobre, si trovava a Ventimiglia per manifestare insieme ai centri sociali sotto l'insegna "No Borders" a favore dei profughi accampati nella cittadina ligure. Ieri, invece, due marocchini sono stati arrestati nell’ambito di un’indagine collegata al terrorismo, mentre una terza persona è stata espulsa e un imam, Mohammed Madad, residente nel Vicentino, è stato espulso per motivi di sicurezza.

Resta, pertanto, valido il quesito finale di Montanelli: “Ma vogliamo veramente fare pulizia?” o, aggiungiamo noi, pensiamo che basti espellere qualche imam per avere la coscienza pulita? Quando i terroristi la finiranno di scorrazzare liberamente nel nostro Paese? Dobbiamo aspettare che ci scappi veramente l’attentato per capire che l’Italia è il crocevia dei terroristi?

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