«Moretti vattene», ma resterà a Finmeccanica

Strage di Viareggio, pressing sull'ad dopo la condanna

Chiara Giannini

Roma Mauro Moretti non lascerà, anzi, sarà probabilmente riconfermato a maggio alla guida di Leonardo-Finmeccanica. Secondo fonti vicine alla presidenza del Consiglio, il premier Paolo Gentiloni sarebbe favorevole a una proroga del suo mandato, nonostante la condanna del tribunale di Lucca in merito alla strage di Viareggio sia stata un colpo che ha fatto tremare i palazzi del potere, tanto da procurare, subito dopo l'uscita della notizia della sentenza, un crollo in borsa dei titoli del più grande gruppo italiano nel settore aerospaziale, della Difesa e della sicurezza del 2,30%.

L'amministratore delegato è infatti stato condannato in primo grado a 7 anni in qualità di ex ad di Rfi. Il cda di Leonardo ha deciso che la condanna, non essendo definitiva, visto che si parla di un primo grado, non contrasta con il ruolo attualmente detenuto. Peraltro, la strada per arrivare in Cassazione è ancora molto lunga ed essendo questo il primo step del processo, la decisione del tribunale non sarebbe ostativa a una riconferma.

Ma i familiari delle vittime non ci stanno e scendono sul piede di guerra, chiedendo sia le dimissioni di tutti i condannati, sia la revoca a Moretti «del titolo di Cavaliere del lavoro». Ad appoggiarli Movimento 5 stelle, Forza Italia, Lega nord e anche alcuni rappresentanti del Pd.

«Ritengo che ognuno debba sentirsi da solo se è il caso di dimettersi o meno - spiega il capogruppo regionale di Forza Italia in Toscana Stefano Mugnai -. Sarebbe interessante sapere che ne pensa l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha conferito un'onorificenza pubblica nel momento in cui era già in corso un'inchiesta come quella della strage di Viareggio».

L'onorevole Deborah Bergamini, vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, non entra nel merito, ma si limita a dire che «da troppo tempo le famiglie e tutta la cittadinanza di Viareggio aspettavano il giorno della sentenza per bisogno di giustizia e verità».

Il deputato del partito del Carroccio, Davide Caparini, ci va giù duro: «Altro che buonuscite milionarie e nuovi incarichi di vertice strapagati: Moretti si dimetta immediatamente da Finmeccanica. In un Paese civile, chi è a capo di un'azienda che provoca un disastro con decine di vittime e centinaia di feriti ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità e pagare».

Quanto alla revoca del titolo di Cavaliere del lavoro, a nessun livello pare l'ipotesi sia presa, almeno per il momento, in considerazione, visto che Moretti, nel corso della sua carriera,

di risultati lavorativi ne ha ottenuti parecchi: dal rilancio delle Ferrovie grazie alla scelta dell'alta velocità, fino a quello di Finmeccanica, che ha risollevato puntando sui settori Difesa, aerospazio e aeronautica.

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