Le mosse future decise nell'orto di casa Verdini

Il Capitano si fa consigliare dall'ex coordinatore del Pdl

Le mosse future decise nell'orto di casa Verdini

Marina di Pietrasanta (Lucca) La giornata di Matteo Salvini ieri è iniziata presto, a casa del quasi-suocero Denis Verdini. È nella villa del padre della fidanzata Francesca che il ministro dell'Interno ha trascorso il fine settimana tra vigne e ortaggi. «Fiori di zucca», ha scritto per accompagnare una foto diffusa via social in cui si mostrava accucciato a torso nudo tra le piante di zucchina.

Un'immagine bucolica e campagnola, diversa da quella che tutti sono abituati a vedere. C'è chi ha anche insinuato che dietro alle ultime giravolte del vicepremier ci sia proprio Verdini, che lo avrebbe consigliato in queste ore difficili. Proprio dalla villa toscana dell'ex braccio destro di Silvio Berlusconi, Salvini ha ieri annunciato in diretta Facebook di non voler mollare il Viminale («Non la do vinta») e di esser pronto, pur di evitare «gli inciuci» con il Pd, a tornare al tavolo con i Cinque Stelle. Dai quali però arriva un «no» che appare categorico. Il vicepremier poi fa mostra di esultanza perché la Spagna ha dato disponibilità di un porto a Open Arms, la nave della Ong Proactiva. «Chi la dura la vince:la Spagna ha aperto i porti. Non ho risposto a insulti e minacce. Si ragiona con calma e si lavora da ministro».

Nel pomeriggio, a Marina di Pietrasanta, prende sia applausi che fischi. Oltre 130 gli agenti dispiegati per la sua sicurezza. Proteste soprattutto sul lungomare di Marina di Pietrasanta, con attivisti pro porti aperti tenuti lontani dal cordone delle forze dell'ordine. Tra i manifestanti, rappresentanti dei centri sociali e dell'estrema sinistra, che imbracciavano cartelli contro il titolare del Viminale.

Il teatro della Versiliana, dove il ministro dell'Interno è stato intervistato dal direttore de il Giornale, Alessandro Sallusti, è assai affollato. Moltissime le persone che sono rimaste fuori per carenza di posti e che hanno dovuto assistere all'evento da lontano, anche per motivi di sicurezza. In prima fila il governatore della Lombardia Attilio Fontana, il sottosegretario Lucia Borgonzoni e tutti i dirigenti e parlamentari della Lega Toscana.

«Sono qui perché Salvini è il nostro uomo - ha detto una delle tante fan del leader della Lega -, l'unico che può cambiare le sorti dell'Italia». E c'è chi gli ha gridato «portaci al voto, gli italiani vogliono andare a elezioni».

I pochi manifestanti che sono riusciti a entrare sono stati circondati, nel delirio della folla, da alcuni leghisti che a più riprese li hanno insultati, dopo che erano volate parole di offesa verso il vicepremier.

Dal pubblico sono volate frasi di apprezzamento, invece: «Sei tutti noi, andiamo al voto». Un'ovazione, con persone che hanno cercato di accerchiarlo a più riprese.

Alla fine dell'intervista, dopo essersi intrattenuto qualche momento coi giornalisti, Salvini è stato portato via dalla scorta, per dirigersi a Massa, alla festa della Lega Toscana. Non prima, però, di aver raccontato di essersi intrattenuto «un paio d'ore in spiaggia». A fermarlo anche il noto sensitivo Solange, che gli ha predetto che «dovrà combattere molto perché ci sono problematiche non indifferenti». Salvini gli ha risposto: «Vorrei mettere le suola nuove a questo Stivale». Solange gli ha detto anche che «ci sarà una donna che gli ostacolerà i passaggi».

Salvini a fine serata è apparso stanco e affaticato, ma ha detto senza remore: «Non mollo, lo faccio per voi, per gli

italiani». A martedì, giorno in cui si decideranno le sorti del Paese, mancano poche ore. Domani il ministro andrà a Roma, a prepararsi alla fase decisiva per il governo. Con lo spirito di sempre, pronto a qualsiasi evenienza.

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