Napolitano: "L'antipolitica è una patologia eversiva"

Dura presa di posizione di Napolitano: "Basta degrado". Replica stizzita di Grillo: "Stia attento o lo denunciamo per vilipendio"

Napolitano: "L'antipolitica è una patologia eversiva"

La degenerazione della politica ha ferito anche il Parlamento con "tentativi sistematici ed esercizi continui di stravolgimento e impedimento dell’attività politica e legislativa di entrambe le Camere". Ad affermarlo è Giorgio Napolitano, intervenuto ad una iniziativa promossa dall'Accademia dei Lincei sulla crisi di valori in Italia e in Europa."È tipico degli anni più recenti - sottolinea il Capo dello Stato - il declinare se non il dissolversi di valori e costumi che avevano retto a lungo, ad esempio nella vita parlamentare, in quella sfera importante della politica che è stata sempre costituita dai rapporti in Parlamento tra tutte le forze politiche che vi fossero rappresentate. Pur essendosi registrati già in periodi precedenti casi gravi di strappi alle regole e al clima abituali nelle aule parlamentari, mai - sottolinea Napolitano - era accaduto quel che si è verificato nel biennio ormai alle nostre spalle, quando hanno fatto la loro comparsa in Parlamento metodi e atti concreti di intimidazione fisica, di minaccia, di rifiuto di ogni regola e autorità".

"Esiste un rischio nel nostro Paese di focolai di violenza destabilizzante, eversiva, che non possiamo sottovalutare" e che non si possono ricondurre soltanto alla crisi e al malessere sociale. Esistono, ha sottolineato il Capo dello Stato, "magari al di fuori di ogni etichettatura di sinistra o di destra, gruppi politici o movimenti poco propensi a comportamenti pienamente pacifici, nel perseguire confuse ipotesi di lotta per una società altra o per una alternativa di sistema. Virus di questo genere circolano ancora in certi spezzoni di sinistra estremista o pseudo rivoluzionaria, e concorrono ad alimentare la degenerazione del ricorso alla violenza, mascherato da qualsiasi fuorviante motivazione".

Un rischio, insomma, di focolai di violenza "destabilizzante, eversiva, che non possiamo sottovalutare, evitando allo stesso tempo l’errore di assimilare a quel rischio tutte le pulsioni di malessere sociale, di senso dell’ingiustizia, di rivolta morale, di ansia di cambiamento con cui le forze politiche e di governo in Italia devono fare i conti".

Ultimamente, ha aggiunto il Capo dello Stato, vediamo "svalutazioni sommarie e posizioni liquidatorie" rispetto all’Unione Europea: "Gli ingredienti dell’anti-politica si sono confusi con gli ingredienti dell’anti-europeismo". Napolitano ha poi riconosciuto che a tutto ciò "hanno certamente contribuito miopie e ritardi delle istituzioni comunitarie insieme a calcoli opportunistici degli Stati membri".

Sentitosi chiamato in causa

Beppe Grillo replica molto duramente al Presidente della Repubblica: ""Napolitano deve stare attento perché sennò lo denunciamo per vilipendio verso il Movimento 5 Stelle".

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