Coronavirus

"Nei prossimi mesi possibile richiamo per tutti". Via libera Aifa alla seconda dose per il siero J&J

Magrini: "Verificare l'andamento dei casi". Sputnik, verso l'ok col booster a mRna

"Nei prossimi mesi possibile richiamo per tutti". Via libera Aifa alla seconda dose per il siero J&J

Chi ha ricevuto il vaccino monodose Johnson&Johnson sei mesi fa si deve preparare a ricevere la dose booster con un vaccino a mRna. La Commissione tecnico scientifica dell'Aifa ha dato il parere favorevole al richiamo. La decisione riguarda quasi un milione e mezzo di persone, il 2,5% della popolazione over 12, che riceveranno la seconda iniezione e prolungheranno l'effetto scudo del vaccino. Un passo fondamentale in questa fase delicata in cui i contagi sono in ripresa.

A fronte di un popolo di 7 milioni di non vaccinati che agevola la ripresa del virus, sono 90 milioni le persone che hanno ricevuto il vaccino. La soglia è stata superata ieri. Il totale delle persone che ha ricevuto almeno una dose è di 46.656.290 (86,38%), sono invece 44.864.608 (83,07%) le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Il 27,55% della popolazione potenzialmente oggetto di dose booster ha ricevuto la terza dose. Prende però sempre più piede l'idea di estendere il richiamo a una fascia più estesa di popolazione ed, entro la fine dell'anno, con tutta probabilità si procederà con gli over 50, procedendo per categorie, a cominciare dagli insegnanti. Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa, ipotizza ai microfoni del Tg1 una terza dose per tutti. «Ci sono prove indicative che la popolazione sana ha una tenuta vaccinale consistente e prolungata - dice - al momento ci si concentra sui soggetti a rischio, nei prossimi mesi è ipotizzabile che saremo rivaccinati ma è bene controllare i dati e vedere l'andamento della pandemia». Non è esclusa, sempre secondo Magrini, anche una dose booster per i vaccinati con altri vaccini, come Sinovac e Sputnik.

«La terza dose dovremmo farla tutti in tempi diversi, ci sono delle priorità come per le dosi precedenti. È una dose booster, per dare un colpo forte al sistema immunitario» chiarisce Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova. Ovviamente il suo effetto varia da persona a persone, nel senso che «chi è più anziano magari ne ha più bisogno rispetto ad un trentenne». Quella sulla terza dose «è una scelta che la politica fa sulla base di indicazioni scientifiche - spiega il sottosegretario alla Salute Andrea Costa - L'Aifa ci ha detto di procedere con i fragili e gli over 60. Invito i cittadini che sono compresi in queste categorie a procedere con la vaccinazione». Ma l'appello del governo non si limita a quelli «del terzo giro». Viene esteso anche alle mamme e ai papà con figli adolescenti. «Faccio un appello ai genitori a vaccinare i ragazzi over 12, perché i dati - ammonisce Costa - ci dicono che il virus sta circolando molto più rapidamente nei giovani non vaccinati».

E se per i più giovani il virus non provoca quasi mai conseguenze gravi, può essere letale per i loro contatti più stretti, a cominciare dai nonni che non hanno ancora ricevuto la terza dose e che hanno quasi esaurito l'effetto del vaccino.

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