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Nella Calabria di Oliverio le quote rosa valgono più della competenza

Il governatore nomina nel cda di un ente pubblico un avvocato. Dal cui curriculum non emergono i requisiti richiesti per ottenere l'incarico. Ma solo il rispetto delle norme sulla parità di genere

Nella Calabria di Oliverio le quote rosa valgono più della competenza

Le quote rosa prima di tutto, anche prima della competenza. E così succede che un avvocato possa ritrovarsi al vertice di uno degli enti strumentali più importanti della Regione Calabria soltanto perché donna.
È il caso di Giuliana Barberi, un curriculum lunghissimo che testimonia una infinita sequela di esperienze professionali e formative, ma tutte nella magistratura e nel settore forense.

Peccato che Fincalabra, la società in house providing nel cui cda figura l'avvocatessa di Reggio Calabria, sia un ente che si occupa esclusivamente dello sviluppo economico della Regione. La nomina di Barberi risale al 29 luglio del 2016 ed è opera del governatore del Pd Mario Oliverio, il cui mandato è ormai in scadenza (in Calabria si torna al voto il 26 gennaio).

Lo statuto di Fincalabra (articolo 16) stabilisce che l'amministrazione della società debba essere affidata a un cda composto da cinque membri, di cui tre nominati proprio dal presidente della giunta regionale. Che però deve tenere conto di precisi paletti, cioè individuare persone "in possesso di requisiti di elevata professionalità e comprovata esperienza quinquennale nelle materie afferenti alle funzioni di competenza dell'ente".

Nel curriculum di Barberi (pubblicato sul sito istituzionale di Fincalabra) non ci sono tuttavia cenni alle sue possibili esperienze in questo campo. È invece riportata in modo puntuale una sfilza di incarichi legali relativi a diritto del lavoro, della navigazione, di famiglia e tanto altro. Ci sono poi le esperienze formative, tra cui lo svolgimento di funzioni direttive, su nomina del Csm, per il ministero della Giustizia quale "viceprocuratore onorario" presso la Procura di Reggio.

Non è chiaro quale relazione possano avere tutte queste esperienze professionali con i requisiti richiesti da Fincalabra. Dall'atto di nomina di Barberi, firmato da Oliverio, emerge però qualche altro particolare interessante, ovvero la presa d'atto della nota con cui il dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri aveva trasmesso la diffida ad adeguare la composizione del cda di Fincalabra "ripristinando l'equilibrio tra i generi", ai sensi del decreto 251 del presidente della Repubblica.

Quindi Barberi è stata nominata solo perché donna? La diretta interessata spiega di aver prima partecipato al bando pubblico da cui poi è saltato fuori l'elenco degli idonei e di possedere tutti i requisiti richiesti. "Certo che li ho. Inoltre – aggiunge –, sono anche la quota (rosa, ndr) nel cda, perché ci voleva la donna".

Quanto alla comprovata esperienza quinquennale, invece, Barberi dice di aver "superato dei master di università di secondo livello" e che nel suo curriculum "ci sono un sacco di titoli, insomma... che sono simili. Nella pubblica amministrazione sono magistrato onorario, sono stata consigliere dell'ordine per 14 anni".

L'unico requisito certamente rispettato è la sua appartenenza al genere femminile.

Perché le quote rosa, a volte, possono essere l'unica cosa che conta.

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