Dopo i parlamentari, tocca ai consiglieri regionali. E in particolare a Gian Luca Sassi, consigliere dell'Emilia Romagna, che non avrebbe versato più della metà degli 81mila euro che ha dichiarato, come conferma il capogruppo al Comune di Bologna, Massimo Bugani, a Repubblica.
"È l’unico caso che mi hanno segnalato in Regione", assicura Bugani. Il quotidiano ricorda come Sassi già nel 2015 era finito nella bufera per le spese passate da 300 euro a 1400 euro nell'arco di un anno.
Allora lui aveva detto di aver dovuto abbandonare i mezzi pubblici in favore dell'uso dell'automobile perché, seppur più cara, più rapida per gli spostamenti. Non è escluso che anche lui sia messo alla porta come gli altri esponenti che non hanno saputo giustificare in qualche modo gli ammanchi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.