Nessun cambio di nome, ma più Sud e più partecipazione. È la "nuova" Lega di Matteo Salvini, ieri rieletto quasi all'unanimità nelle primarie di ieri.
"Non c'è il cambiamento di nome", assicura il leader del Carroccio, "A me interessa il progetto, la battaglia è nazionale. Non ho la smania di cambiare nomi e cognomi". Per fare questo, quindi, bisogna ripartire dalla sezioni: "Aprire e coinvolgere, tagliare i rami secchi", è il diktat, "Non ci interessano i militanti da congresso, che non sanno neppure dove è Pontida, e le truppe di cartone. Per le prossime primarie mi auguro che si parlerà di decine se non centinaia di migliaia".
E a Umberto Bossi che minaccia di lasciare il movimento che lui stesso ha fondato, riponde: "Mi auguro non solo che nessuno esca e ma sono sicuro che tanti altri arriveranno". Poi la stoccata: "Se qualcuno ha fatto accordi politici con qualcun altro faccia quello che ritiene... Se Bossi vuole bene alla Lega legga bene questi numeri e ci aiuti a dare battaglia. Altrimenti, non posso mettere il guinzaglio a nessuno".
Due i temi da affrontare ora. Uno prettamente politico: la legge elettorale e le eventuali alleanze di centrodestra. "Ho lasciato libertà ai territori per i Comuni, ma a livello politico e nazionale la scelta delle alleanze passa da me", dice secco Salvini, "Dove c'è Alfano non c'è la Lega: chi regge il moccolo a Renzi e alla Boschi".
E a Silvio Berlusconi replica: "Lavoro per unire e vincere e avere una alleanza la più larga possibile", spiega, "Questo significa volere una legge elettorale maggioritaria che porti a fare coalizioni che vincono o perdono. Se qualcuno vuole un sistema proporzionale puro per valutare e decidere le alleanze dopo il voto, valutate voi cosa vuole".
Centrale resta infine il tema immigrazione e sicurezza. Per cui Salvini non ha intenzione di restare a guardare: "Stiamo studiando qualsiasi metodo legale o quasi legale per bloccare l'invasione in corso di clandestini".
promette il segretario della Lega Nord, "Stiamo valutando ogni azione possibile per bloccare fisicamente e materialmente gli sbarchi, con le buone e non. Non mi dicano che non si può fare, perché per il G7 si bloccano gli sbarchi e si controllano le frontiere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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