Incendio a Notre Dame

Notre-Dame, gli operai fumavano nel cantiere

Notre-Dame, gli operai fumavano nel cantiere

Gli operai impegnati nel cantiere allestito attorno alla guglia della cattedrale di Notre Dame fumavano sulle impalcature, violando le norme di legge. Lo ha ammesso «Le Bras Frères», la società edile che ha montato le impalcature. Detto questo, l'azienda esclude che il comportamento dei dipendenti abbia provocato l'incendio che ha gravemente danneggiato la cattedrale. «Posso confermare che è ciò che hanno detto alla polizia - ha detto il legale dell'azienda-. Siamo rammaricati per la violazione del divieto di fumare. Non pensiamo che un mozzicone di sigaretta abbia dato fuoco a Notre Dame. Quando getti un mozzicone di sigaretta su una trave di legno di quercia, non dà inizio ad un incendio».

E, a proposito della pista di un incendio provocato dai motori elettrici degli ascensori dell'impalcatura, invece, il portavoce di Bras Freres ha assicurato che questi motori «non ponevano alcun problema». «Ad ogni modo, sono lontani dalla guglia ed è stato accertato che l'incendio è cominciato all'interno dell'edificio - ha proseguito-. Gli operai in nessun caso possono essere i responsabili dell'incendio».

A riportare le ammissioni dei responsabili della ditta è stato, per primo, il quotidiano Le Canard Enchaine. Secondo la testata gli investigatori avrebbero rinvenuto sette mozziconi di sigaretta nell'aerea attorno alla chiesa. Ma, a dispetto delle teorie complottiste che girano sul web, la Procura di Parigi esclude un atto doloso: l'ipotesi è un incendio accidentale, forse dovuto a un corto circuito.

Intanto arrivano delle buone notizie per parigini e turisti. A una settimana dall'incendio a Notre Dame, le forze dell'ordine hanno ridotto il perimetro di sicurezza intorno alla cattedrale. La cattedrale è «quasi salva», ha detto due giorni fa il ministro francese della Cultura, Franck Riester, e quasi tutti i «punti sensibili» sono stati stabilizzati a tempo record. Ora servirà al più presto un enorme «ombrello», una copertura che protegga la struttura dalla pioggia. L'acqua è infatti il grande nemico di Notre Dame dopo il fuoco.

Il progetto prevede di coprire tutto l'edificio con una sorta di gigantesco telone a forma di tenda: un'operazione che richiederà circa sei mesi.

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