Cronache

Colpito da un masso sull'A1, grave il consigliere Barcaiuolo

Un masso si è staccato dall'autostrada A1 colpendo il veicolo su cui viaggiava il consigliere regionale Michele Barcaiuolo che è ricoverato in terapia intensiva

Colpito da un masso sull'A1, grave il consigliere Barcaiuolo

Viaggiare nelle autostrade italiane diventa ogni giorno più pericoloso e la tragedia del ponte Morandi di Genova sembra non essere un caso isolato a giudicare dall’incidente avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì sull’autostrada A1 all’altezza di Modena. Un grosso masso si è staccato all’improvviso dalla strada, probabilmente sollevato dal passaggio di un camion, colpendo una macchina di passaggio con tre persone a bordo tra cui il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Michele Barcaiuolo che sedeva davanti sul lato passeggero. Il masso ha sfondato il parabrezza colpendo al volto Barcaiuolo che è stato trasportato d’urgenza in ospedale e si trova in terapia intensiva in gravi condizioni ma, per fortuna, non in pericolo di vita. Un incidente avvenuto in una delle arterie più trafficate d’Italia e che, se l’auto su cui viaggiava Barcaiuolo fosse andata solo pochi chilometri orari più veloce, avrebbe avuto conseguenze ancora più gravi. Il fato ha voluto che nel momento in cui è avvenuto l’impatto con il masso, l’auto viaggiasse a una velocità non sostenuta perché prossima all’uscita del casello autostradale di Modena.

Non nasconde lo sdegno per quanto accaduto il deputato bolognese di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami che ha denunciato l'incidente con un video su Facebook e ha annunciato presenterà un’interrogazione parlamentare: “viene da chiedersi se ci sia una manutenzione corretta delle autostrade dal momento che non è il primo episodio di questo genere che si verifica. Poteva accadere a chiunque, Michele Barcaiuolo, ancor prima che un politico, è un padre di famiglia che ha rischiato la vita in un modo assurdo. L’unica via che capiscono i rappresentanti di Autostrade è portarli in procura ed è quello che faremo".

In una nota, Autostrade per l'Italia ha espresso profondo rammarico per quanto accaduto e ha fatto sapere che "i tecnici della società sono intervenuti per le necessarie verifiche sulla parte del cordolo di calcestruzzo che delimita un giunto di dilatazione della carreggiata – dove è avvenuto il distacco - oggetto di un intervento di manutenzione eseguito lo scorso maggio da parte di una ditta appaltatrice esterna. Per questo motivo, in via cautelativa, sono stati ispezionati e demoliti tutti gli altri punti della carreggiata interessati da interventi analoghi a maggio, per verificare la presenza di altre eventuali anomalie di realizzazione, non preventivamente riscontrabili. Sono inoltre stati avviati i necessari lavori di ripristino. All’impresa esterna esecutrice dei lavori di maggio è stata immediatamente inviata una contestazione formale.

Autostrade per l’Italia ha avviato anche un’istruttoria interna al fine di ricostruire nel dettaglio la tipologia, le modalità di esecuzione e controllo e le responsabilità delle attività di manutenzione svolte sulla tratta".

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